Rivoluzione per i servizi e la gestione dei rifiuti a Firenze. Il sindaco Dario Nardella insieme all’assessore all’ambiente, Cecilia Del Re e all’amministratore delegato di Alia Servizi Ambientali, Alessia Scappini, hanno presentato in Palazzo Vecchio il progetto di riorganizzazione dei servizi per la città ed il nuovo piano industriale di gestione del ciclo dei rifiuti. Innovazione, filiere industriali, risparmio di materie vergini nei processi produttivi, riciclo e recupero, sono tra gli elementi chiave del nuovo piano.

Massima valorizzazione del riciclo e del recupero Il progetto prevede un piano di trasformazione dei servizi che, in maniera graduale e progressiva, coinvolgerà tutta la città entro il 2021; a questo si affianca una strategia di gestione dei rifiuti in linea con le più recenti disposizioni europee in materia di economia circolare. La nuova pianificazione ha come assunto di base la massima valorizzazione del riciclo e del recupero dei materiali. Attraverso una gestione innovativa, garantisce l’autosufficienza regionale nella gestione dei rifiuti, anticipa gli obiettivi di riciclaggio (60% al 2025 e 65% al 2030) e riduce l’uso della discarica (sotto il 10% al 2024). «Conferiamo non solo in Toscana ma in tutta Italia ancora troppi rifiuti nelle discariche – ha sottolineato  Nardella-. Per questo fra gli obiettivi del nostro piano noi passeremo da qui ai prossimi 5 anni dal 38% a meno del 10% di rifiuti in discarica, quindi da centomila tonnellate a venticinquemila tonnellate. E’ un obiettivo ambizioso ma che fa parte della nostra strategia per fare di Firenze la capitale green dell’economia circolare in tutta Italia. Accanto però all’obiettivo di ridurre il conferimento dei rifiuti in discarica c’è quello di lavorare moltissimo su due dati: la raccolta differenziata ed il riciclaggio. E qui ci sono altri due numeri al centro del piano: da qui al 2024 supereremo il 70% di raccolta differenziata, oggi al 56%, e soprattutto raggiungeremo il 55% di riciclaggio. Stiamo parlando di vetro, di carta, stiamo parlando di rifiuti urbani alimentari, tutto cio’ che ci puo’ consentire di produrre energia o comunque riutilizzare i rifiuti che produciamo. Tra le innovazioni piu’ significative il biometano che verrà da questi impianti di biodigestione, i biodigestori che utilizzeranno i nostri rifiuti solidi urbani per alimentare i veicoli di Alia. I fiorentini così producono rifiuti e con questi rifiuti noi facciamo camminare i mezzi per la pulizia della città».

Raccolta differenziata oltre il 70% entro il 2024 La riorganizzazione coinvolge oltre 228.000 utenze (200.000 domestiche e 28.000 non domestiche) ed avverrà per aree omogenee sotto il profilo della densità urbanistica e territoriale. Si tratta di un progetto green che, lavorando sulla massimizzazione della qualità dei rifiuti raccolti separatamente,  punta – entro il 2024 – al superamento del 70% di raccolta differenziata ed al parallelo incremento delle percentuali dei singoli materiali effettivamente riciclati (oltre il 55%). Tali obiettivi saranno raggiunti attraverso un sistema di raccolta smart, che prevede cioè  l’adozione di contenitori intelligenti, in grado di interagire con l’utente e con l’azienda, attraverso le più moderne tecnologie. Per l’utente sarà possibile conoscere direttamente dal contenitore il proprio profilo di utilizzo (consuntivo dei conferimenti per singoli materiali), che potrà servire come base per eventuali sconti o agevolazioni tariffarie. I nuovi contenitori, inseriti nella rete di smart city,  potranno segnalare all’azienda la presenza di abbandoni di rifiuti al loro esterno e la necessità di procedere allo svuotamento quando pieni.  I nuovi contenitori, realizzati per la maggior parte in plastica riciclata, sono anche energeticamente autosufficienti grazie a piccoli pannelli solari. Realizzati a seguito della collaborazione con l’Università di Siena, saranno dotati di un nuovo sistema di regolazione e tracciatura degli accessi, differente dalle calotte a controllo volumetrico che, in maniera progressiva, saranno eliminate anche dai contenitori per rifiuti residui up loader già presenti sul territorio.