Un grosso esemplare di aguglia imperiale (Tetrapturus belone) è stato recuperato ieri all’interno del porto di Porto Santo Stefano (Grosseto). L’esemplare era stato notato, ancora vivo, e la sua presenza era stata segnalata ad ARPAT dalla locale Capitaneria di Porto. Personale esperto dell’ Acquario Mediterraneo dell’Argentario di Porto Santo Stefano è stato coinvolto per un tentativo di riportare il grosso pesce in acque libere. Il subacqueo esperto Alessandro Tommasi, vicepresidente dell’Accademia Mare Ambiente (A.M.A.) che gestisce l’acquario, si è immerso in acqua per tentare di liberare il pesce che si era incastrato nelle strutture galleggianti del porto. Per l’esemplare, però, non è stato possibile fare più niente ed è deceduto poco tempo dopo.
Campioni inviati a Siena L’esemplare ritrovato, una femmina adulta, è lungo 1,72 m, pesa 21 kg. Nel suo stomaco sono state individuate tracce di un pasto recente rappresentato da piccole acciughe ed aguglie (probabilmente Belone belone) che saranno attentamente analizzate. Alcuni campioni (muscolo, branchie, fegato, reni, gonadi) verranno inviati anche all’Università di Siena per ulteriori analisi sui contaminanti e la verifica di sostanze provenienti dalle plastiche e microplastiche eventualmente ingerite.