Nascoste per quasi un secolo sono tornate alla luce oltre un centinaio di scatole arrugginite all’interno delle quali si trovano, ben conservati, altrettanti cortometraggi databili tra il 1920 e il 1930. Erano, insieme a un numero simile di pellicole più recenti (1970-1980), in uno scantinato dello storico Liceo classico Dante, in piazza della Vittoria a Firenze. Un’analisi più precisa del contenuto potrà essere fatta solo visionando le bobine, tutte in nitrato di cellulosa sembra in buone condizioni chimico-fisiche, ma è possibile che tra questi filmati, molti prodotti dall’Istituto Luce, possano essere ‘copie uniche’. Una volta fatta la scoperta di questo ‘fondo’ di cui si erano perse le tracce, la preside Tiziana Torri, avvalendosi della collaborazione dell’Associazione degli ex allievi (‘Amici del Dante’), ha contattato l’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (Icrcpal) del ministero dei Beni e delle Attività Culturali del Turismo, diretto da Maria Letizia Sebastiani, per gestire e mettere in sicurezza quello che già a prima vista appare come un ‘tesoro’. ‘Igiene nella scuola’, ‘Tubercolosi: le sue cause, le lesioni che provoca’, ma anche ‘Rapaci notturni’ e ‘Varsavia capitale della Polonia’, alcuni dei titoli ancora leggibili. Barbara Zonetti, funzionaria restauratore conservatore dell’Icrcpal, ha visionato il materiale e ha messo in contatto la dirigente del Dante con l’Istituto Luce, nei cui laboratori ed archivi saranno trasferite le bobine per una loro analisi di dettaglio, catalogazione e successiva digitalizzazione.
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