Dopo la sbornia di gol ed eccitamento accumulato soltanto mercoledì scorso in casa grazie al sette a uno ai danni della Roma nei quarti di finale di Coppa Italia, la Fiorentina ritorna sulla terra ed alla ‘Dacia Arena’ di Udine contro la squadra bianconera friulana porta a casa un deludente pareggio che non permette ai gigliati di risalire la classifica ma di rimanere assestata su un mediocre decimo posto, assai lontana da quel settimo piazzamento stagionale fissato dalla proprietà come traguardo minimo. E menomale che a metà ripresa lo svizzero Edimilson Fernandes, al suo primo gol stagionale, rimedia al vantaggio iniziale dell’Udinese che aveva approfittato di un clamoroso errore di Veretout nella trequarti offensiva viola, da calcio d’angolo ospite, che aveva innescato Pussetto, con quest’ultimo che a sua volta aveva servito in maniera perfetta Strygen Larsen. E’ un pareggio che porta solo depressione e fastidio nel gruppo gigliato che già sabato prossimo sarà chiamato a giocare in anticipo con il Napoli riportatosi a meno nove dalla Juventus.

Si salvano in pochi La Fiorentina ha visto molti suoi interpreti steccare la prestazione in terra friulana, con il solo capitan Pezzella a salvarsi insieme ad un indomito Chiesa, mentre oltre al già citato Veretout, insufficienti Muriel, davanti ai suoi ex tifosi, Mirallas, Gerson ed il subentrato Pjaca, con quest’ultimi due che continuano ad essere la delusione profonda dello scorso calciomercato estivo. Si è fatta sentire anche la squalifica di Benassi, otto gol da inizio stagione e fra i migliori marcatori della Fiorentina, che mancherà anche nel match contro Milik e compagni, così come Milenkovic, ammonito sotto diffida contro l’Udinese. «Sapevamo che i nostri avversari avrebbero fatto molta densità, serviva nel primo tempo molta più velocità da parte nostra ma siamo stati bravi a volere un risultato positivo e a chiudere una settimana in modo positivo – ha raccontato a fine gara Stefano Pioli -. Abbiamo cercato di vincere la partita fino alla fine contro un avversario che ha messo in campo determinazione e positività. Per segnare dovevamo sfruttare un’azione singola, e per fortuna Edimilson ha trovato il gol. Simeone è entrato con lo spirito giusto, ho scelto dal 1’ Mirallas perché aveva fatto bene contro la Roma. Brucia non aver fatto la settimana perfetta. Volevamo vincere, questa è l’ennesima prova che questo è un campionato difficile – ha proseguito l’allenatore viola. Oggi l’Udinese faceva la partita della vita, noi abbiamo fatto uno sforzo importante e non possiamo essere completamente soddisfatti ed in futuro bisognerà fare qualcosa in più. A me la panchina oggi piaceva, meno scelte, meno possibilità di errori e alternative in ogni ruolo. Sono per la panchina corta, voglio gente motivata».