«Torna a Firenze, dopo 75 anni il ‘Vaso di Fiori’ di Jan van Huysum (Amsterdam 1682-1749), pittore olandese di nature morte di grande fama. Venerdì 19 luglio l’opera rubata nel 1944 durante la ritirata delle forze di occupazione tedesche, sarà nuovamente esposta nella Galleria di Palazzo Pitti» Lo ha annunciato il Ministro per i Beni culturali, Alberto Bonisoli, che insieme al titolare della Farnesina, Enzo Moavero Milanesi, in rappresentanza del Governo italiano, e al ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, parteciperà alla cerimonia di restituzione dell’opera trafugata alla città di Firenze e all’Italia.
La vicenda Il dipinto sarà riconsegnato a Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, lo stesso che il 1° gennaio scorso lanciò un appello alla Germania affinchè restituisse il quadro rubato. Il ritorno del dipinto, che era in possesso di privati e che adesso è stato acquisito dalle autorità tedesche, è stato lungo e laborioso: ha ricevuto un’accelerazione grazie all’opera di diplomazia culturale tra l’Italia e la Germania, portata avanti attraverso le diverse interlocuzioni che il ministro Bonisoli ha avuto prima con il ministro per la Politica estera culturale della Repubblica federale tedesca, Michelle Müntefering, e in seguito, con la ministra tedesca incaricata per la Cultura e i Media, Monika Grütters. L’olio su tela, di piccole dimensioni (cm 47 x 35), apparteneva alle collezioni di Palazzo Pitti fin dal 1824, quando fu acquistato dal granduca lorenese Leopoldo II per la Galleria Palatina appena fondata. Per oltre un secolo restò esposto nella sala dei Putti, insieme ad altre nature morte olandesi realizzate dai massimi artisti del ‘600 e ‘700, tra i quali Rachel Ruysch e Willem van Aelst.
Schmidt: «Dopo 75 anni questo capitolo finalmente si conclude» «Abbiamo vinto una battaglia che era iniziata già al tempo della guerra: ora dopo 75 anni questo capitolo finalmente si conclude» ha detto il direttore degli Uffizi a margine della consegna del premio Menorah d’Oro, da parte dell’organizzazione Benè Berith. «Il nucleo di tutela del patrimonio culturale dei carabinieri stava dietro a questo caso dal 1991; dunque è una grande vittoria per tutta l’Italia, ma anche per tutta l’umanità -ha aggiunto Schmidt-. Quello del ‘Vaso di Fiori’ è un caso tra migliaia, ma è davvero molto importante. È una delle opere più significative e preziose che mancavano dagli Uffizi, dalla collezione di Palazzo Pitti. Ora finalmente questo tassello ritorna al suo posto ed il mosaico si ricompone».