tela trafugata
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Accogliere le opere d’arte con una festa nella frazione di Capezzano Pianore prima della definitiva collocazione all’interno del Civico Museo di Arte Sacra. E’ quanto auspica il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto in una lettera indirizzata al ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini in merito al ritrovamento di tre quadri trafugati dalle truppe naziste da Villa Le Pianore durante l’occupazione nel 1940. I dipinti del XV secolo sono ritornati alla luce e sono stati affidati alla Pinacoteca di Brera di Milano dopo che per 75 anni sono rimasti nascosti tra le pieghe della storia, passando dalla villa del principe di Lussemburgo al sequestro dei nazisti fino ai salotti di ricchi collezionisti milanesi che li hanno esposti in casa, più o meno consapevoli della loro provenienza illecita.

«Occasione di realizzare un gesto importante di riscatto della storia»Il sindaco ha motivato la richiesta sulla base di due esigenze: quella culturale e quella dell’esercizio della memoria. In particolare, si sottolinea, come il furto sia vissuto tutt’ora come un segnale del «senso dell’abuso, della violenza, dell’illiberalità e dell’inciviltà» perpetrati in questa terra. Un furto che si affianca a quello di «formelle di marginette votive, firmate dagli allievi dei più grandi e importanti artisti del Quattrocento e Cinquecento toscano». La restituzione di questi quadri a Camaiore, e più in generale alla Versilia, sarebbe il modo per aprire uno degli «armadi della vergogna», puntando di fatto lo sguardo sulle razzie commesse da «una manica di delinquenti e criminali» al patrimonio culturale della terra che l’aveva in custodia. Il primo cittadino, raccogliendo anche l’ondata di interesse che si è generata nella cittadinanza a seguito della notizia, ha sottolineato come ci sia «un senso di giustizia che scorre nelle vene dei più anziani e nei più giovani che quelle cose se le sono sentite raccontare, ed è per onorare quel senso che, oggi più che mai, abbiamo l’occasione di realizzare un gesto importante di riscatto della storia».