Oltre 68 milioni di euro per la prima parte dei lavori di recupero e valorizzazione della Fortezza da Basso, con il via libera alla progettazione esecutiva e al cronoprogramma degli interventi. È quanto prevede l’accordo di programma tra Comune di Firenze, Regione Toscana, Città metropolitana di Firenze e Camera di Commercio di Firenze che ha avuto oggi il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini. L’accordo detta i tempi dei lavori relativi ai primi tre lotti di interventi: restauro delle mura del padiglione Bellavista (inizio cantieri previsto a settembre 2019), padiglione Bellavista (inizio cantieri dicembre 2020) e padiglione Machiavelli (inizio cantieri settembre 2021). Gli altri due lotti del primo stralcio riguardano i padiglioni Cavaniglia e Spadolini. Entro marzo saranno concluse le procedure di gara del primo lotto.
Primo passo per dotare Firenze del polo fieristico e congressuale «Un investimento importante non solo per la valorizzazione del complesso della Fortezza da Basso – ha detto l’assessore Bettarini -, ma per il futuro della città, la sua trasformazione e il suo sviluppo. Un intervento reso possibile grazie alla collaborazione tra i diversi enti coinvolti e alle risorse messe a disposizione dal Patto per Firenze». «E’ il primo passo per dotare Firenze del polo fieristico e congressuale che merita – ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo economico, turismo e fiere Cecilia Del Re – Un polo che, grazie alla posizione strategica della nostra città e alle nuove infrastrutture di mobilità che abbiamo realizzato, candida Firenze a un ruolo di primo piano nazionale su questo settore».
Primo stralcio da 68mln Gli interventi del primo stralcio, per un importo di oltre 68 milioni di euro, saranno finanziati per 12 milioni di euro dalla Regione Toscana, 12 milioni di euro dal Comune di Firenze, 12 milioni di euro dalla Città metropolitana di Firenze, 12 milioni di euro dalla Camera di Commercio di Firenze e per oltre 20 milioni di euro con le risorse messe a disposizione dal ‘Patto per Firenze’. Il Comune di Firenze svolgerà il ruolo di stazione appaltante, secondo le modalità e i tempi previsti dall’accordo di programma.