Torrenti esondati ad Asciano

IMG-20150824-WA0042Necessità di coprire finanziariamente gli interventi che i comuni hanno avviato in “somma urgenza” per ripristinare la normalità a seguito dei danni subiti e mettere in sicurezza il territorio. E’ quanto emerso nell’incontro che i sindaci dei Comuni del senese particolarmente colpiti dal maltempo del 24 agosto (Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia e Murlo) hanno avuto lunedì sera con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

sottopasso allagato a Ponte a Tressa
sottopasso allagato a Ponte a Tressa

I sindaci: «Assunti responsabilità finanziaria senza garanzie» «La richiesta che abbiamo fatto nei confronti di Regione e Governo – spiegano i primi cittadini – è quella di stanziare risorse e di sbloccare il Patto di Stabilità per gli interventi da effettuare ai danni provocati dall’alluvione. I comuni in questi giorni si sono sobbarcati costi elevati per i primi interventi: ci siamo assunti una responsabilità finanziaria senza avere garanzie effettive rispetto ai bilancio che le nostre comunità hanno».

Monteroni sott'acqua
Monteroni sott’acqua

«La Regione si attivi con il Governo» «Abbiamo ribadito la necessità – affermano i primi cittadini – di definire come trovare le risorse per investire sul territorio, far ripartire i lavori pubblici e soprattutto andare a coprire le enormi spese già sostenute per il ripristino di strade, fognature, parchi, corsi d’acqua e beni pubblici. Senza contare i danni ai beni privati, attività produttive, artigianali, commerciali e agricole. In questa ottica anche alla Regione chiediamo di fare la propria parte come interlocutore nei confronti del Governo e sul fronte delle risorse necessarie, solo così possiamo dare continuità agli interventi ed agli sforzi che stiamo sostenendo. Chiediamo di poter spendere almeno le risorse dell’avanzo di amministrazione accumulate dal meccanismo del patto di stabilità. Si pone adesso il tema quindi di recuperare le cifre già impegnate dagli enti locali per gli interventi di somma urgenza, già partiti, ed avere risorse congrue alle necessità di intervento per la messa in sicurezza».