Poche righe di comunicato sono bastate per far esplodere la polemica. “Genitori preoccupati temono infezioni e traffici illeciti o peggio; le aule peraltro non vengono disinfettate con regolarità – recita il testo – a gestione di materiale contaminato su alcune navi, come la famigerata Aquarius (a bordo della quale si registravano casi di scabbia, tubercolosi, meningite e Hiv), ne è un esempio. I soccorritori dei migranti, secondo la Procura di Catania, non avrebbero smaltito come rifiuti pericolosi gli indumenti dismessi e i materiali utilizzati sulla nave”. Il comunicato è della Lega di Grosseto e porta la firma del parlamentare Mario Lolini e del segretario provinciale del Carroccio Andrea Ulmi. Una nota per chiedere che i ragazzi extracomunitari compresi nei progetti d’accoglienza non stiano nelle stesse aule scolastiche di quelli italiani. Non è accettabile insomma, secondo la Lega, che al Leopoldo II di Lorena di Grosseto, istituto superiore tecnico-professionale con circa 1. 500 studenti suddivisi in diversi indirizzi (alberghiero, agrario, chimico e operatore del benessere), le aule vengano condivise con classi composte da extracomunitari inclusi in progetti di accoglienza e impegnati in corsi serali. Le reazioni di dura condanna a queste parole sono arrivate da tutta la Toscana in pochi minuti.
Le reazioni Il primo a replicare è stato il presidente di Coeso – Società della salute, Giacomo Termine. «Sono sconcertato», dice Termine. «Lolini e Ulmi parlano di presunta contaminazione causata dalla coabitazione in una scuola di extracomunitari con ragazzi e ragazze di Grosseto. Un comunicato che già dall’incipit – “Ci giunge voce…” – appare mistificatorio. Poi segue la violenza, espressa con una terminologia finalizzata ad alimentare paure partendo dal niente». A ruota è arrivata la Regione. “Non so in che modo definire l’intervento del segretario provinciale della Lega di Grosseto. Di sicuro alla base c’è l’impronta razzistica ormai nota che contraddistingue questo partito e che ormai usa per tutti gli scopi, mai nobili, spesso beceri”, dice Vittorio Bugli, assessore regionale alla presidenza con delega all’immigrazione. E così via, la condanna è arrivata dai sindacati, da tutta la sinistra grossetana e anche da Angelo Gentili, presidente nazionale di Legambiente.
La difesa della Ceccardi In soccorso di lolini e Ulmi è arrivato il coordinatore regionale del Carroccio Susanna Ceccardi. “Capisco la preoccupazione dei genitori e plaudo, senza esitazione, all’operazione chiarezza messa in atto dal Segretario provinciale della Lega, Andrea Ulmi, e dall’onorevole Mario Lolini. Non si può essere approssimativi quando in ballo ci sono i nostri ragazzi”, dice la sindaca di Cascina.