image (3)Il Codacons si costituirà formalmente parte offesa davanti alla Procura di Firenze. E’ questa la novità delle ultime ore in merito alla voragine che ha straziato il Lungarno Torrigiani e su cui si attende che la Magistratura chiarisca le cause. L’ultima tesi parla di una frana di sponda e non della rottura di un tubo ormai logoro della società Pubbliacqua ma l’unica cosa certa è che i cittadini hanno subìto un enorme danno, del quale i responsabili dovranno ora rispondere alla collettività. Per questo il Codacons ha deciso di lanciare una azione risarcitoria collettiva per conto di tutti gli utenti residenti a Firenze, finalizzata a far ottenere ai cittadini un equo risarcimento danni.  «Tutti coloro che risiedono a Firenze sono di fatto soggetti offesi dai gravi fatti del lungarno -spiegano dall’associazione -, non solo chi ha subito danni alla propria autovettura, o chi è stato evacuato, o chi ha subito l’interruzione del servizio idrico, ma tutti i cittadini indistintamente possono avanzare pretese risarcitorie per il danno inflitto alla città».Tutti i residenti possono quindi aderire all’azione collettiva lanciata dal Codacons e avviare l’iter per ottenere un risarcimento danni nei confronti dei soggetti che saranno ritenuti responsabili di errori, negligenze e illeciti.

130548534-5a3e5d93-cef5-4fc4-ad32-c18fb391414eIl sindaco: «Non finirà a tarallucci e vino» «Le cose vanno chiarite e non possiamo finire a tarallucci e vino – ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella – Se ci sono responsabilità vanno individuate, senza polemiche. Io non faccio l’accusatore ma pretendo di sapere come sono andate le cose perché i responsabili devono pagare. Sulla vicenda c’è una grande collaborazione con la Magistratura e la Procura e continueremo a collaborare in tutte le modalità che la Procura riterrà utili. Vogliamo dimostrare al mondo intero che Firenze, in 5 mesi, rifarà il lungarno Torrigiani, ancora più bello di come siamo stati abituati a vedere».

Permangono problemi approvvigionamento idrico Nel frattempo a quattro giorni di distanza dalla voragine sussistono ancora problemi di approvvigionamento idrico, mancanze d”acqua e abbassamenti di pressione, in particolare nelle abitazioni ai piani alti nei palazzi più vicine alla zona dello stesso lungarno. «I nostri tecnici hanno iniziato un lavoro di potenziamento sulla tubazione DN 400 (40 centimetri di diametro) che serve tali abitazioni – sottolineano da Pubbliacqua – Sarà realizzato attraverso un bypass che convoglierà su tale tubazione una parte dell’acqua prima trasportata dalla tubazione DN 700 (70 centimetri di diametro) attualmente fuori servizio». Iniziati anche i lavori per la realizzazione di un altro bypass d’emergenza per ristabilire l’equilibrio del sistema acquedottistico cittadino. Quattro autobotti sono a disposizione dei cittadini nella zona limitrofa all’apertura della voragine.