FIRENZE – Un fenomeno che segna anche la Toscana in maniera negativa. La Regione ha perciò deciso di rinnovare il “Protocollo contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura”.
Firmato insieme ai sindacati e altre associazioni di categoria. Tre gli assi principali su cui ci si muove: attivare interventi coordinati tra gli organismi pubblici di controllo e quelli paritetici di prevenzione; promuovere azioni concrete a garanzia delle condizioni di legalità nonché di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore agricolo.
“Il rinnovo di questa intesa preziosa – ha affermato l’assessore Stefania Saccardi – consente un consolidamento dell’impegno che abbiamo avviato contro lo sfruttamento della manodopera illegale e conferma la direzione intrapresa verso un sistema produttivo agroforestale sempre più responsabile e un lavoro agricolo con maggiori tutele e dignità. Grazie a questo grande lavoro di squadra condotto assieme al tavolo regionale, continuiamo a offrire a chi fa impresa in agricoltura la possibilità di agire con maggiore consapevolezza e serenità”.
Soddisfatto anche l’assessore Alessandra Nardini: “Rinnovando questo importante Protocollo di intesa vogliamo riconfermare e rafforzare il nostro impegno contro lo sfruttamento lavorativo, a partire da prevenzione e controllo nel settore agricolo, favorendo un corretto incrocio tra domanda e offerta di lavoro grazie alla nostra rete regionale di Centri per l’Impiego”.