Ecco, ci dovremmo essere. Dopo trenta mesi la nave da crociere Costa Concordia dovrebbe lasciare la punta della Gabbianara all’Isola del Giglio dove si era adagiata la notte del 13 gennaio 2012, in seguito ad uno dei naufragi più inspiegabili della storia della marineria. La Protezione Civile ha da poco fatto sapere che l’Osservatorio di monitoraggio nella giornata di oggi ha ritenuta valida la documentazione integrativa presentata da Costa Crociere per dare il via libera alle operazioni di rigalleggiamento della nave. Dopo una settimana di suspence finalmente il via libera alle attività di refloating che, se tutto andrà come deve, dovrebbero cominciare lunedì 14 luglio. Mancherebbe a questo punto solo la formalizzazione della autorizzazione, che avverrà domani, dopo la verifica degli ultimi elementi di dettaglio.
Il programma della vigilia Intanto, sempre il Dipartimento guidato dal Commissario delegato per l’Emergenza, Franco Gabrielli, informa che i dettagli sulla operazione e sull’inizio delle attività verranno forniti domani all’Isola del Giglio, nel corso di una conferenza stampa convocata alle ore 16. E per domani è atteso anche l’arrivo del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.
Gli auguri di Thamm «Siamo soddisfatti che le autorità abbiano accolto positivamente la documentazione. Tutto è pronto e i tecnici hanno completato positivamente i test e, se le condizioni marittime e metereologi che rimarranno favorevoli, le operazioni di rigalleggiamento inizieranno lunedì mattina, come previsto», dichiara Michael Thamm, amministratore delegato di Costa Crociere. «Si tratta di un’operazione complessa, mai tentata prima nella storia, ma sappiamo di poter contare sui migliori tecnici al mondo. A loro vogliamo far pervenire un augurio di buon lavoro per il successo di questa grande sfida».
Le fasi della operazione Secondo quanto fa sapere l’azienda genovese le operazioni di rigalleggiamento partiranno alle ore 06.00 di lunedì mattina. La prima fase prevede che la Concordia sia rigalleggiata di circa 2 metri dalle piattaforme e poi spostata, con l’aiuto dei rimorchiatori, 30 metri verso Est. A quel punto la nave sarà saldamente ormeggiata e i tecnici potranno completare l’installazione e il tensionamento di alcuni cavi e catene e abbassare i cassoni del lato di dritta per far loro raggiungere la posizione definitiva. Seguirà poi il rigalleggiamento vero e proprio: un ponte alla volta dal ponte 6 al ponte 3 compreso. Complessivamente le operazioni richiederanno circa 6 o 7 giorni. La partenza del relitto è attualmente prevista per il 21 luglio.
La durata prevista di 5 o 7 giorni «Sappiamo che incominceremo lunedì, quando finiremo onestamente ancora è prematuro dirlo. È probabile, è possibile, che se le cose vanno bene la durata di questa intera operazione di rigalleggiamento possa durare tra 5 e 7 giorni», è stato l’intervento di Franco Porcellacchia, coordinatore del progetto. «Quindi, guardare al lunedì successivo, al 21, è una possibilità», lasciando tuttavia intendere che se le cose andranno bene la nave potrebbe andare via anche prima di venerdì 17, sebbene la data suggerisca qualche prudenza. «Per quanto possibile, se riusciremo a portare via la nave entro venerdì lo faremo altrimenti è molto probabile che aspetteremo fino al lunedì successivo, per dar modo ai turisti di accedere tranquillamente all’isola durante il weekend».
Interrotti i collegamenti per 6 ore In queste ore sono state rese note alla popolazione gigliese e ai turisti le limitazioni previste per le operazioni, compreso il divieto di balneazione limitato alla spiaggia del Demo’s davanti al relitto. Nessun problema, invece, per l’approvvigionamento idrico, sebbene sia pronta a Napoli un nave cisterna con 4500 metri cubi di acqua potabile pronta a partire per il Giglio. Saranno interrotte le attività portuali il primo giorno di operazioni a partire dall’arrivo del primo traghetto da Porto S. Stefano per le ore 8.30. il fermo sarà per almeno 6 ore, dopodiché, una volta terminate le operazioni, sarà riattivato il trasporto marittimo e le altre attività diportistiche. Infine, il giorno della manovra di partenza del relitto, sarà necessario interrompere il traffico dei traghetti per un periodo presunto di circa 4 ore, anche in questo caso dopo l’arrivo del primo traghetto da Porto S. Stefano alle ore 8.30.