«La tempistica è molto difficile, dire entro giugno è azzardato». A dirlo Franco Porcellacchia, responsabile dei lavori di rimozione di Costa Crociere nell’incontro che si è svolto questo pomeriggio all’Isola del Giglio per informare al popolazione sulla tempistica dei lavori. Presenti anche il Commissario Franco Gabrielli, il sindaco Sergio Ortelli, e la presidente dell’Osservatorio di monitoraggio ambientale sulla Concordia, Maria Sargentini.
4 cassoni da installare sul lato sinistra e 15 sul lato terra «Metteremo tutto l’impegno nei lavori con una tempistica che ci consenta di lavorare in modo consecutivo per portare via la nave» ha aggiunto Porcellacchia che poi è entrato nel dettaglio: «ad oggi rimangono da installare quattro cassoni sul lato sinistro lato mare e quindici lato terra dei trenta complessivi per il rigalleggiamento. Tutte le operazioni di ingegneria sono terminate siamo al 98 per cento.I tecnici del Consorzio Titan Micoperi – ha aggiunto Porcellacchia – stanno lavorando all’installazione delle strutture di acciaio, i cosiddetti respingenti, che forniranno una base di appoggio per l’allineamento dei cassoni in corrispondenza delle aree danneggiate sul lato di dritta. Sempre su questo lato, si sta inoltre procedendo alla rimozione dei sistemi di messa in sicurezza invernali (winterizzazione) sul lato di dritta per consentire, appunto, le operazioni di installazione degli sponson».
Una settimana di lavori per il rigalleggiamento e 2 i momenti cruciali «Una volta che saranno posizionati i cassoni l’operazione di refloating, il rigalleggiamento della nave, avrà la durata di una settimana – ha spiegato Gabrielli – i due momenti che avranno un impatto sulla vita dell’isola saranno la fase iniziale e quella finale che dovrebbero durare entrambe circa sei-otto ore. E queste operazioni potranno essere svolte in orari che non rechino particolare disagio sul porto. Siccome nessuno di noi sa al centesimo quello che potrà avvenire da qui in avanti – ha aggiunto Gabrielli – fare dei calcoli per stabilire accelerazioni e rallentamenti lo trovo pericoloso. In una vicenda nella quale quest’isola ha già pagato un prezzo significativo di due anni, mettersi a fare i conti se è meglio giugno o settembre lo trovo pericoloso. A me, ma credo a tutti noi, – ha concluso Gabrielli – ciò che importa è che le attività di rigalleggiamento non abbiano ripercussioni ingestibili sulla vita economica, turistica e sociale dell’isola. Poi sapere con certezza ora la settimana in cui ciò avverrà non credo sia il tema da affrontare oggi».
Possibile interdizione del porto nella fase finale «Quando passeremo ad una situazione di rigalleggiamento del relitto sarà la fase più delicata. – ha proseguito Porcellacchia – In quel momento preferiremmo non ci fosse attività intorno alla nave con l’interdizione del porto. Situazione analoga per l’ultimo giorno quando avremo la nave in galleggiamento per 12, 13 metri e 18 metri di pescaggio. Il rigalleggiamento – ha concluso – sarà irreversibile».
400 persone al lavoro per il rigalleggiamento «I primi quattro cassoni, – ha fatto sapere il Consorzio d’imprese Titan Micoperi – completi dei sistemi elettrico-penumatici necessari al loro funzionamento per il rigalleggiamento, sono stati già trasferiti dal terminal di Livorno a Marina di Carrara e gli altri seguiranno nei prossimi giorni. Partiranno poi verso Isola del Giglio già in posizione verticale pronti per essere installati». Quanto alla fase di rigalleggiamento Porcellacchia ha aggiunto che «stiamo ipotizzando che accada in sette giorni. Non è un termine scolpito sulla pietra ma un tempo ragionevole per garantire l’espulsione dell’acqua dai cassoni». Attualmente sono oltre 290 i tecnici al lavoro, che nelle prossime settimane aumenteranno a fino a raggiungere circa 400 persone. Attualmente, si prevede che il posizionamento dei primi cassoni possa avvenire entro la fine di aprile, previa autorizzazione da parte delle Autorità competenti. I cassoni saranno installati e agganciati sott’acqua con catene e cavi.
Gabrielli sul porto di destinazione: «Siamo al rush finale» «Sul porto di destinazione siamo al rush finale, gli assicuratori incontreranno a breve Ministero dell’ambiente, Regione Toscana e Provincia di Grosseto per le autorizzazioni necessarie al trasferimento». Lo ha detto il Commissario per l’emergenza della Costa Concordia Franco Gabrielli all’Isola del Giglio. «Ho chiesto agli assicuratori che facciano presto perché più è incerto questo punto è più si rallentano le attività sull’isola. Siamo andati oltre il timing che era stato indicato dei primi di marzo – ha concluso Gabrielli – ma ognuno, pur nella legittimità della richiesta, è andato a candidarsi purché avesse un affaccio sul mare».