«Non può sopportare un altro inverno. Deve andare via il prima possibile». Così il Commissario per l’emergenza della Costa Concordia, Prefetto Franco Gabrielli incontrando questo pomeriggio al Giglio la popolazione. «Oggi siamo in grado, quando avremo il via libera del Consiglio dei ministri e dell’Osservatorio, di rimuovere la nave entro il 20 di luglio» ha aggiunto precisando che «questa nave un altro inverno non lo può sopportare.
Finestra favorevole dal 13 luglio all’8 agosto «Se questo è il problema la soluzione passa dalle cose possibili non desiderabili. Lo spostamento della nave a Genova – ha detto Gabrielli – ha una finestra favorevole che va dal 13 luglio all’8 di agosto che è l’ambito in cui statisticamente ci sono le condizioni meteo più favorevoli». E poi ha aggiunto: «L’allontanamento della nave deve avvenire senza soluzione di continuità dal rigalleggiamento, come indica la delibera del Governo».
Sindaco del Giglio: «Per noi priorità è che la nave se ne vada prima possibile» «Per noi la priorità rimane quella che la nave se ne vada dall’isola il prima possibile. Per questo in conferenza dei servizi abbiamo dato parere favorevole ponendo sempre al primo posto la riduzione dell’impatto sociale ed economico di questa brutta vicenda sulla nostra isola». Così il sindaco dell’Isola del Giglio Sergio Ortelli. «Il nostro parere – ha detto – è stato vincolato ad alcune prescrizioni circa l’impatto delle operazioni sulla stagione turistica in corso, la terza con la convivenza forzata con il relitto. Oggi – ha aggiunto Ortelli – dopo le nostre sollecitazioni sono arrivate le prime risposte. Si è iniziato a fare quel minimo di chiarezza che auspicavamo. La prime indicazioni del privato ci dicono – ha concluso – che le interferenze alle attività potranno essere minimali e contenute».
Le fasi del galleggiamento Proseguono intanto le attività di montaggio dei cassoni che faranno galleggiare il relitto (foto a sinistra), ad oggi ne mancano solo 4 dei 30 previsti dal progetto originale. «Le operazioni vanno molto bene. Rimangono da installare gli ultimi quattro cassoni prima di far rigalleggiare la nave» ha detto nel corso dell’incontro Franco Porcellacchia responsabile del progetto di rimozione di Costa Crociere. «Le operazioni del rigalleggiamento sono suddivisibili in quattro fasi – ha detto Porcellacchia – nella prima ci sarà un rigalleggiamento parziale e lo spostamento del relitto. Nel primo giorno, il relitto verrà rigalleggiato di circa 2 metri dalle piattaforme e spostato con l’ausilio di rimorchiatori di circa 30 metri verso Est. Questa fase durerà circa 6 ore, durante le quali proporremo di sospendere il traffico marittimo (e dunque anche dei traghetti) intorno alla nave. Al termine di questa operazione – ha proseguito – il relitto sarà ormeggiato in sicurezza e tenuto in posizione da punti di ancoraggio fissi e dai rimorchiatori e il traffico potrà riprendere normalmente». Sarà effettuato il collegamento e tensionamento delle catene e dei cavi e messa in posizione definitiva dei cassoni sul lato di dritta. Questa fase durerà circa 2 giorni. Si dovranno collegare le ultime 4 catene mancanti e 7 cavi di collegamento dei cassoni sul lato dritto e “abbassare” alcuni cassoni nella loro posizione definitiva. Nella terza fase avverrà il rigalleggiamento vero e proprio. L’espulsione dell’acqua dai cassoni avverrà step by step, un ponte alla volta a partire dal ponte 6 progressivamente fino al ponte 3, fino a raggiungere la posizione finale di rigalleggiamento. Si arriverà così alla manovra finale di partenza. In quella giornata le attività inizieranno dopo l’arrivo del primo traghetto da porto Santo Stefano, intorno alle 8.30 e chiederemo anche per quella giornata la sospensione della navigazione. Verranno quindi collegati i rimorchiatori e si avvieranno i controlli e le manovre per la partenza del convoglio».