E' stato rilasciato e dovrebbe rientrare questo pomeriggio a Roma, Daniele Stefanini, il fotografo free lance livornese, picchiato e fermato durante gli incidenti di domenica scorsa a Istanbul (leggi). E’ quanto riferisce la sorella di Stefanini, Alessia, spiegando che è stato lo stesso Daniele a telefonare questa notte ai familiari a Livorno per informarli. La notizia del rilascio viene confermata dalla Farnesina.
Il post su Facebook: «E’ stato un rastrellamento» Stefanini ha affidato ieri sera le sue impressioni a Facebook dove in un post ringrazia le «splendide e umane persone» a cui deve la sua liberazione tra cui «un ufficiale di polizia umano», spiega che «è stato un vero e proprio rastrellamento» e precisa che non è «stato ferito, ho preso sì tante mazzate ma i feriti seri sono altri». Stefanini rivolge poi il suo pensiero «a chi come me, preso in stato di fermo, è ancora in questura a mangiare pane e marmellatine». Domani «incontreranno il Procuratore, ha pochissime prove, il capo di accusa è per tutti (circa 500 fermi in un giorno) uno, quello di resistenza a pubblico ufficiale e lancio di bottiglie, bastoni, pietre, biglie di vetro con la fionda, carote e bambole. (Poi mi devono spiegare come non si fa a non resistere a un pubblico ufficiale che ti prende ti sbatte al muro, ti pesta, ti mette i gomiti in bocca, ti schiaffeggia ti umilia… per loro il termine resistenza ha un accezione negativa). E' stato un vero e proprio rastrellamento».
«Ho recitato la parte del moribondo» Infine due rettifiche, una per spiegare che non è stato ferito, annunciando che «a breve posterò le foto» di chi lo è stato realmente: «Vertebre schiacciate,nasi rotti,occhi tumefatti etc». L'altra per dire che non è «stato trovato in terra da chi sa chi e portato in qualche ospedale chi sa dove, ma come tutti i ragazzi fermati sono stato trasportato via in pullman fino alla stazione di polizia dove un pò per necessità un pò perché non volevo rifinire direttamente caldo caldo in un posto a me ignoto, ho recitato la parte del moribondo (tanto tale ero) e così mi ci hanno trasportato in macchina tre poliziotti. Basta così. Vedo che è' stato detto anche troppo..io sono solo uno come tanti che crede in quello che fa, forse troppo. ps:ah ovviamente la D700 è ormai un ricordo e un c'ho nemmeno una foto dell'ultimo giorno, bravo eh!».
«Difendere il diritto di cronaca» «Una buona notizia, frutto anche della capacità di intervento delle nostre autorità diplomatiche e della mobilitazione della Toscana, a partire dall’Ordine e dal sindacato dei giornalisti. E tuttavia, una vicenda che non può non farci riflettere su quanto sia ancora fragile e poco tutelato il diritto di cronaca, soprattutto in situazioni di forte crisi» Con queste parole il presidente Enrico Rossi ha commentato la notizia del rilascio di Stefanini. «Questo è il momento di ringraziare la Farnesina e quanti altri si sono attivati con le autorità turche – ha aggiunto il presidente – sono contento che Daniele possa presto riabbracciare i suoi cari a Livorno, ma certo il mio pensiero in questo momento non può andare che a Domenico Quirico, il giornalista della Stampa scomparso in Siria, e ai tanti reporter che nel mondo sono vittime di situazioni che hanno voluto semplicemente raccontare. La democrazia e i diritti umani, in realtà, hanno come primo presupposto la possibilità di poter raccontare i fatti ed è questa possibilità, che per alcuni è anche un dovere professionale, che la Toscana difenderà sempre e comunque».