Chissà quanti sms saranno arrivati da ieri sera alle 22:40 circa sul cellulare del premier Matteo Renzi che in giornata aveva incassato la prima delle tre fiducie richieste per l’approvazione della legge elettorale denominata Italicum, ma che poi, come qualsiasi altro tifoso gigliato, ha dovuto masticare amaro davanti alla quarta sconfitta consecutiva della Fiorentina. «A forza di chiedere rigore, la Merkel gliel’ha fatti sbagliare tutti a Renzi» è la battuta sui social che gira nelle ultime ore, inevitabile visto che la squadra viola di Vincenzo Montella con l’errore commesso ieri da Gonzalo Rodriguez sul punteggio momentaneo di due a uno in favore della Juventus, ha collezionato il quinto errore su sei massime punizioni stagionali fischiate in favore di Pasqual e compagni. Quindi se il presidente del Consiglio, che ama circondarsi di sostenitori bianconeri, dall’ex capo ufficio stampa a Palazzo Vecchio Marco Agnoletti, al portavoce attuale a Palazzo Chigi Filippo Sensi, è finito nel tritacarne delle battute, la colpa è anche e soprattutto di una fragilità psicologica degli uomini di Montella che l’unica notizia positiva la raccolgono con il fatto che le giornate di campionato di Serie A in aprile sono finite, e già domenica prossima sarà tutto un altro mese.
La sconfitta con la Juventus Con il ko allo Stadium bianconero fra l’altro arriva anche per la prima volta in stagione una classifica che vede oggi fuori la Fiorentina dalla partecipazione alle prossime coppe europee, dunque fuori dalle competizioni continentali fondamentali per il bilancio del club gigliato. E se tutto adesso sembra legato a ciò che accadrà nel doppio scontro di semifinale di Europa League che comincerà fra una settimana esatta, in terra andalusa, contro il Siviglia, ci sono cinque partite di campionato all’altezza della formazione gigliata per recuperare terreno. «Dobbiamo arrivare in Europa con questo impianto e con questi calciatori – ha raccontato Vincenzo Montella nel post gara -. Aver incontrato fino a qui squadre forti ci ha levato tante energie in campionato. Ho avuto le risposte che volevo sul piano del gioco e della convinzione. Il rigore? Gonzalo Rodriguez è il tirato scelto e se non se la sente può lasciare l’incarico a qualcun altro. Ha sbagliato e dispiace. La squadra può sostenere tre competizioni come abbiamo fatto fino a poco tempo fa, ma il disputarle fino in fondo ci ha sicuramente tolto qualcosa».
Il futuro viola «La classifica è frustrante ma dentro lo spogliatoio abbiamo detto che da domenica prossima inizia un mini torneo con altre quattro squadre, Sampdoria, Genoa, Torino ed Inter,e noi dobbiamo essere lì – ha sottolineato invece il ds gigliato Daniele Pradè nel post gara dello Stadium -. Dobbiamo vincere tutte e cinque le ultime gare per andare in Europa. Fratture all’interno del nostro gruppo? Tra di noi c’è coesione totale, si vede anche da quello che succede in campo, c’è massima sintonia. Altrimenti saremmo venuti qui e avremmo perso tre a zero. Vogliamo finire bene il campionato, domenica prossima dobbiamo vincere senza pensare poi alla gara di giovedì prossimo contro il Siviglia».