Passa anche da Viareggio l’operazione ‘Right Time’ della Guardia di Finanza: i militari delle Fiamme Gialle, infatti, dall’alba di questa mattina stanno eseguendo su tutto il territorio nazionale – Viareggio compresa – e internazionale, una serie di arresti che coinvolgono i componenti di un’organizzazione criminale dedita alla contraffazione di orologi di lusso. Sono stati eseguiti 6 arresti – 3 in carcere e 3 ai domiciliari – i cui provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale di Firenze per coloro che sono stati ritenuti i referenti in quest’area dell’organizzazione scoperta dalla Finanza.

Le indagini e l’organizzazione La Direzione distrettuale antimafia di Firenze ha iniziato questa inchiesta dopo una serie di sequestri di orologi di note marche (Rolex, Panerai, Bulova, Chanel, Locman, Omega, Tag Heur, Patek Philip, Audemars Piguet, Cartier e Vacheron Costantine), effettuati dai reparti della Gdf di Viareggio, Pisa e Tarvisio. E,’ così, emersa l’esistenza di un’organizzazione, con base in Campania che si avvaleva di basi operative in Toscana, dove, grazie a grossisti e acquirenti, riforniva di orologi falsi le zone di San Marino, Tarvisio, Rimini, Olbia, Napoli e Viareggio, nonché le principali piazze lombarde. Grazie alla ricostruzione effettuata dai militari si sono evidenziate tre cellule di questa organizzazione: la ‘cellula campana’ che si occupava principalmente dell’approvvigionamento; la ‘cellula viareggina’ che, invece, si occupava del commercio nelle rispettive aree turistiche e quella ‘sammarinese’ che era incaricata della distribuzione nell’area riminese. La custodia cautelare in carcere è stata emessa nei confronti dei tre che sono stati individuati nel corso delle indagini quali vertici dell’organizzazione e che, a vario titolo, si occupavano dell’importazione illegale degli orologi, delle vendite dall’estero e della commercializzazione in Italia. Sono stati messi ai domiciliari, invece, i tre imprenditori che gestivano il circuito di vendita on line dei prodotti, il consulente commerciale e il gestore della società, nonché l’addetto alla spedizione della merce.

Orologi falsi per tutte le tasche Il commercio del falso avveniva mediante due tipi di canali: il primo era denominato ‘superior’ e si realizzava on line, oppure su richiesta degli acquirenti più esigenti. Il prezzo di questa fascia di orologi – che riproducevano perfettamente l’originale – si poteva aggirare attorno ai 300 euro. Il secondo canale, invece, era quello ‘low cost’ ed era destinato ai mercati rionali o alle piazze più turistiche. Veniva gestito da venditori senegalesi e il prezzo degli orologi venduti in questo segmento di mercato si aggirava attorno ai 30 euro.

Il trasporto dall’Austria all’Italia Nel corso delle indagini, le Fiamme Gialle viareggine e pisane hanno ricostruito l’intera filiera degli orologi di lusso: questi provenivano dall’Austria e venivano portati in Italia usando delle auto appositamente modificate per non far trovare gli oggetti. Per il trasporto, infatti, l’organizzazione si avvaleva di meccanici specializzati nella modifica delle auto per creare dei vani dove nascondere la merce contraffatta. Una volta arrivati in Italia, gli orologi venivano dapprima pubblicizzati a prezzi veramente vantaggiosi su vetrine on line e, quindi, rivenduti a grossisti toscani e sammarinesi. L’organizzazione forniva anche una tracciabilità ‘pulita’ delle venite in nero, usando delle società di comodo, intestate a soggetti di fatto nullatenenti che, attraverso l’emissione di fatture false, giustificavano i relativi introiti. Inoltre, per accrescere i profitti, questi ‘imprenditori del falso’ si servivano anche di società di comodo che, beneficiando delle agevolazioni fiscali previste per l’area Schengen, acquistavano in Europa a prezzi ribassati e rivendevano in Italia senza versare la relativa Iva all’Erario.

I numeri dell’operazione Al termine dell’attività sono stati denunciate, complessivamente, 32 persone che, a vario titolo, hanno rivestito ruoli diversi nell’organizzazione: da fornitore, a grossista, a venditore, fino a destinatari di prodotti illegali. Sono stati sequestrati 12mila pezzi tra orologi ed etichette contraffatte e 2 auto ‘truccate’, destinate al trasporto degli orologi. Infine, la Gdf ha segnalato 7 rappresentanti legali delle società di comodo utilizzate per commettere i reati fiscali di frode all’Iva e di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.