ROMA – Avanti con il rigassificatore di Piombino. Almeno fino all’8 marzo, quando si discuterà il ricorso. Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dall’amministrazione comunale per l’autorizzazione.
“All’esito della prima disamina della documentazione offerta – si legge nel provvedimento – l’iter che ha condotto all’adozione del provvedimento gravato non ha dato evidenza di palesi anomalie nello sviluppo del procedimento nè di incontrovertibili carenze istruttorie idonee a supportare, prima di addivenire alla completa delibazione del merito, la sospensione dei provvedimenti impugnati, tenuto anche conto degli stringenti presupposti cui si riconnette la concessione delle misure cautelari in presenza di interventi riguardanti le infrastrutture strategiche”.
Per i giudici “i paventati rischi per la pubblica incolumità correlati al rigassificatore risultano, allo stato, privi di attualità avuto riguardo al fatto che prima dell’avvio dell’esercizio dell’attività dovranno essere acquisiti il Rapporto di sicurezza definitivo e l’Autorizzazione integrata ambientale e che, con riferimento ai lavori avviati in area Sin (Sito di interesse nazionale), non sono emerse sopravvenienze o criticità di rilievo in merito alla conduzione delle attività che dovranno continuare a svolgersi nel rispetto delle articolate prescrizioni e raccomandazioni rese dai competenti enti e confluite nell’ordinanza commissariale”.