FIRENZE – Oltre 5milioni per la rigenerazione urbana da destinare ai comuni toscani al di sotto dei 15mila abitanti che vorranno riorganizzare e riqualificare il patrimonio edilizio esistente, gli spazi pubblici, le aree urbane degradate, quelle dismesse da riorganizzare funzionalmente. Ma anche per quei comuni che vogliono recuperare edifici di grandi dimensioni.
Le risorse che verranno assegnate tramite bando, sono appena state definite dalla giunta della Regione Toscana con il via libera alla delibera che stabilisce gli elementi essenziali per l’assegnazione delle risorse. Nello specifico si tratta di 5.093.086,31milioni suddivisi in due annualità: 2.193.086,31 nel 2022 e 2.900.000,00 nel 2023. L’uscita dell’avviso pubblico è prevista entro il mese di giugno con presentazione dei progetti definitivi da parte dei comuni entro il mese di settembre.
Assessore Baccelli: «Ridurre i fenomeni di marginalizzazione e di degrado sociale, migliorare anche la biodiversità, la sicurezza dei luoghi e anche la mobilità»
«L’obiettivo- spiega l’assessore alle infrastrutture e governo del territorio Stefano Baccelli– è quello di migliorare la qualità della vita nelle aree urbane e nelle aree interne della Toscana, in coerenza con il quadro strategico regionale per uno sviluppo sostenibile ed equo. Attraverso questo tipo di finanziamenti si va ad incidere nel tessuto urbano strettamente connesso a quello sociale. Il che significa ridurre i fenomeni di marginalizzazione e di degrado sociale, migliorare anche la biodiversità, la sicurezza dei luoghi e anche la mobilità».
800mila euro il limite massimo della richiesta
I contributi potranno essere richiesti nel limite massimo di 800mila euro. Ciascun comune può fare richiesta di contributo per un solo intervento. I contributi saranno erogati fino ad un massimo dell’80% delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione dell’intervento. I contributi possono essere utilizzati esclusivamente per il cofinanziamento di spese di investimento. Gli interventi dovranno essere volti alla riorganizzazione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e degli spazi pubblici, anche attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e sociale; alla riqualificazione delle aree urbane degradate; alla riorganizzazione funzionale delle aree dismesse; al recupero e riqualificazione degli edifici di grandi dimensioni o complessi edilizi dismessi; alla riqualificazione delle connessioni con i tessuti urbani circostanti o alla ricomposizione dei margini urbani. I finanziamenti ottenuti potranno essere utilizzati anche per il recupero o potenziamento delle opere di urbanizzazione, dei servizi e del verde urbano, e per la riqualificazione delle connessioni con gli spazi e i servizi pubblici. Non sono finanziabili gli interventi finalizzati alla realizzazzione di parcheggi.