FIRENZE – “Ancora è presto perché è poco più di un anno che il rigassificatore svolge la sua funzione, e quindi aspettiamo di valutare le cose quando sarà scaduto il tempo”.
Il presidente regionale Eugenio Giani sceglie di rimanere fuori dal dibattito sulla permanenza del rigassificatore a Piombino (Livorno) una volta scaduti i 3 anni pattuiti. “L’autorizzazione è per tre anni, tanto più che lo Stato non ha portato a Piombino le compensazioni che erano state concordate – ha aggiundo -, quindi per me finché non c’è un quadro diverso il rigassificatore resterà a Piombino per tre anni”.
“La mia opinione poi conta poco perché sarà il Governo a decidere al termine dei tre anni se tenerlo lì o portarlo via. Quello che in qualche modo ritengo che sia significativo e importante è essere consapevoli che il porto è in funzione, lo si vede con quello che è il dibattito che matura sul rigassificatore. Io preferirei che dopo i tre anni il porto continuasse ad essere così vitale e funzionante attraverso l’azione che può svolgere la siderurgia perché se quello che abbiamo scritto negli accordi di programma si realizza Piombino diventa un polo siderurgico importante da un lato con Metinvest, dall’altro con Jindal, e quindi il porto servirà per la siderurgia”.