PIOMBINO (LI) – Al termine del lungo dibattito sulla comunicazione della Giunta – in merito all’ipotesi di posizionare un rigassificatore nel porto di Piombino ed alla situazione relativa alla infrastrutturazione, alle bonifiche ed alla reindustrializzazione dell’area siderurgica – l’Aula di palazzo del Pegaso ha votato a maggioranza la proposta di risoluzione del Partito democratico con 22 voti a favore, 12 astenuti e un voto contrario, quello del portavoce dell’opposizione Marco Landi.
Il gruppo del Partito democratico, richiamando anche la storia industriale dell’area di Piombino, non giudica adeguate le modalità adottate dal Governo riguardo alla decisione di individuare, senza la minima concertazione istituzionale, proprio quel territorio come sede di uno dei nuovi rigassificatori proposti dall’esecutivo nazionale. Da qui una proposta di risoluzione che impegna il Presidente della Giunta regionale “ad attivarsi tempestivamente, assieme alle istituzioni locali, le forze economiche e sociali del territorio, al fine di definire un progetto complessivo per il rilancio del territorio di Piombino da sottoporre al Governo che tenga insieme, come si è fatto nel tempo, i temi della rigenerazione produttiva, del risanamento ambientale e delle infrastrutture”. Nell’atto si chiede in particolare di affrontare il rilancio del settore siderurgico; la bonifica e il risanamento ambientale; la riconversione ecologica finalizzata a fare di Piombino un distretto delle rinnovabili; lo sviluppo dell’infrastrutturazione del territorio, compreso il tema del potenziamento e dell’accesso al Porto; gli incentivi per attrarre nuovi insediamenti produttivi, anche mediante l’approvazione della zona logistica semplificata (Zls).
Non solo, rispetto all’ipotesi di posizionamento del rigassificatore a Piombino, i consiglieri impegnano il presidente Giani a chiedere al Governo, prima di qualsiasi decisione definitiva, di fornire tutti gli elementi di dettaglio del progetto, con particolare riferimento alla sicurezza delle tecnologie adottate per tutta l’area del porto; alla stessa operatività del porto; alla sicurezza ambientale delle acque marine, senza dimenticare la vocazione turistica di Piombino e di tutto il golfo.
Nelle dichiarazioni di voto Elisa Tozzi (gruppo misto – Toscana Domani) ha parlato di situazione gestita non proprio con serenità da parte della maggioranza. Secondo la consigliera nell’atto c’è una sorta di tentativo di sintesi che non cela fino in fondo le difficoltà. La strada è comunque tracciata: il commissario è chiamato a fare quanto chiede il Governo. Per la Tozzi c’è un problema di politica nazionale che troppo spesso scarica sui territori responsabilità e scelte non prese a livello centrale. Da qui la conclusione: “o si sostiene convintamente il commissario o lo si dice. Non comprendo se c’è un pieno sostegno al commissorio”.
Di posizione poco chiara da parte del Pd ha parlato anche Silvia Noferi (Movimento 5 stelle): “da un lato il Pd contesta la scelta di Piombino come sede del rigassificatore ma dall’altro appoggia la dichiarazione del presidente Giani”.
Nelle dichiarazioni di voto se Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) ha annunciato il voto contrario, parlando di due atti completamente “opposti, incoerenti e contraddittori”, Marco Stella (Forza Italia) ha dichiarato il non voto su tutti gli atti. “Il tema non è Piombino si o no, il Governo ha fatto una scelta inopportuna sulla politica energetica e se la dipendenza dal gas russo deve essere sostituita da altra dipendenza, qualcuno ce lo deve venire a dire”.
Stessa espressione di voto anche per Eugenio Giani: “trattandosi di atti di indirizzo e vista la mia veste di commissario, ritengo opportuno di non votare alcun atto; nel merito sia l’atto di Italia Viva lo ritengo molto costruttivo, quello del Pd mi dà invece delle impostazioni che cercherò di raccogliere”. Giani ha infine dichiarato di avere “perplessità sull’atto della Lega (respinto dall’Aula), che chiede di togliere la 398 ed io non lo farò”.
L’aula ha respinto anche la proposta di risoluzione presentata da Italia Viva su cui il Pd si è astenuto, eccetto il consigliere Gianni Anselmi che invece votato contro, e la non partecipazione al voto del portavoce dell’opposizione. Respinte anche due mozioni del Movimento 5 stelle e Fratelli d’Italia.