regioneNon si riesce a trovare un accordo tra maggioranza e opposizione e prosegue ancora a oltranza la seduta del Consiglio regionale per approvare il nuovo riordino della sanità toscana. I lavori, iniziati ieri mattina, sono stati interrotti per mezz’ora per un incontro tra i capigruppo senza però raggiungere un’intesa che avrebbe potuto snellire i tempi e convincere l’opposizione a ritirare le migliaia di emendamenti depositati. Dopo la maratona notturna l’aula è visibilmente provata ma ancora compatta e lucida. La stanchezza ha iniziato comunque a farsi sentire e non sono mancate momentanei colpi di sonno a causa del sonno mancato. Nel corso della nottata non è mai mancato il numero legale in aula e i consiglieri si sono dati il cambio a staffetta per riposare anche solo 20 minuti. Anche la Giunta è sempre stata presente alla maratona d’aula.

Opposizioni: ricorso al collegio di garanzia Intanto i consiglieri regionali M5s, insieme a resto delle opposizioni, hanno annunciato di voler fare ricorso al collegio di garanzia consiliare per l’interpretazione che il presidente dell’Assemblea Eugenio Giani ha dato del regolamento interno dell’Assemblea, rinviando in commissione, questa mattina presto, centinaia di ordini del giorno collegati alla riforma, presentati dai gruppi di opposizione come forma di ostruzionismo.

Scaramelli e Marras (Pd): «Non molliamo di un centimetro» «Noi non ci fermiamo e non molleremo di un centimetro. Non ci spaventano altre notti in bianco, se l’obiettivo finale è quello dell’approvazione di una buona riforma, attesa da anni. L’ostruzionismo che unisce le opposizioni di destra e di sinistra, è lo specchio evidente della pochezza di idee e di proposte. Se avessero voluto davvero cambiare la sanità toscana, avrebbero avuto tutto il tempo e gli strumenti per dare il loro contributo. La commissione, dopo aver fatto 12 visite negli ospedali e nelle Asl toscani e aver parlato con oltre 3000 operatori, ha vagliato oltre 100 emendamenti e raccolto il 70 per cento delle osservazioni esterne. Il risultato è stato un testo organico e ben coordinato che stiamo discutendo in queste ore in Aula». Lo dice Stefano Scaramelli, Pd, presidente della commissione sanità del Consiglio regionale, commentando lo svolgersi della seduta odierna dedicata all’esame degli emendamenti sulla riforma sanitaria. «Il gruppo del Partito Democratico – aggiunge il capogruppo del Pd Leonardo Marras – sta dando prova di grande serietà e compattezza. Lo testimonia non solo la presenza assidua in Aula, ma anche il contributo nel merito portato al dibattito con interventi nel merito delle questioni per spiegare le buone ragioni di questa riforma. La mistificazione che è alla base del referendum è stata svelata: abbiamo sfidato tutti a dirci in quale articolo della riforma si parli di privatizzazione o di chiusura degli ospedali. La risposta è stata il silenzio o l’arrampicata sugli specchi di vorrebbe ergersi a paladino della democrazia, invocando la consultazione referendaria in ogni caso. Ma gli elettori toscani si sono espressi pochi mesi fa e se vogliono la rivincita dovranno attendere il 2020: questa è la democrazia».