Una fucilata contro ambiente e agricoltura. Reagisce con queste parole la Cia Toscana alla notizia dell’approvazione, da parte della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, della ‘Controriforma’ della caccia, puntando il dito sulle conseguenze nefaste che l’approvazione di tali norme potrebbe determinare. “Il territorio rurale è innanzitutto dell’agricoltura e degli agricoltori – afferma senza mezzi termini Marco Failoni della presidenza toscana della Cia Toscana – che esercitano la propria attività produttiva nel rispetto dell’ambiente. In questo contesto si deve collocare l’attività venatoria; le norme approvate in Commissione Agricoltura – prosegue Failoni – rappresentano una vera e propria controriforma: esse rovesciano l’ordine delle priorità, mettendo di fatto il territorio agricolo e rurale a completa disposizione dell’attività venatoria, rompendo un equilibrio delicato e riportandoci indietro di decenni senza curarsi minimamente delle conseguenze”.


Rispetto per ambiente e agricoltura – “I calendari venatori –  sottolinea il presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci – devono rispondere alla duplice esigenza di consentire l’esercizio della caccia nel rispetto dell’equilibrio faunistico e nella tutela dei terreni e delle colture agricole. Non è tollerabile che si consenta di attraversare i campi coltivati durante tutto l’anno, aggiungendo così ai danni della fauna quelli dei cacciatori. Il riequilibrio faunistico non si ottiene con la liberalizzazione selvaggia della caccia, ma attraverso un governo del territorio fatto di regole rigorose, come quelle recentemente approvate in Toscana, e dalla loro piena attuazione. Come Cia – prosegue Pascucci –abbiamo sempre operato per una integrazione tra attività agricola e venatoria basata sulla centralità dell’agricoltura. Ma sia chiaro: non tollereremo una deregulation selvaggia fatta sulla testa degli agricoltori. Per questo – conclude Pascucci – chiamiamo fin da ora alla mobilitazione unitaria degli agricoltori per ottenere il cambiamento radicale del testo approvato in Commissione”.


Firenze