da facebook Sienambiente

FIRENZE – Diminuzione della produzione dei rifiuti, aumento quali-quantitativo delle raccolte differenziate per raggiungere l’80-85% al 2035, l’incremento del riciclo effettivo di materia, con l’obiettivo di superare, già nel 2028, il target posto dall’Unione Europea del 65% al 2035.

A ciò si aggiunge l’aumento dell’impiantistica di recupero, che potrà favorire anche importanti sinergie con i rifiuti provenienti dai distretti produttivi toscani, diminuendo così drasticamente il ricorso alle discariche, che saranno comunque chiamate a svolgere un ruolo decisivo nel periodo transitorio necessario all’autorizzazione e alla costruzione dei nuovi impianti. Si articola su diversi piani il nuovo Piano dell’economia circolare, che adesso passa al vaglio del Consiglio regionale.

“Si apre una prospettiva di modernizzazione e innovazione nel processo di trasformazione e assorbimento dei rifiuti, con nuovi possibili impianti – ha detto il presidente regionale Eugenio Giani -, che consentiranno una sempre maggiore autosufficienza nello smaltimento e nella conversione dei rifiuti in materiali recuperati ed energia, e che garantiranno compatibilità ambientale, sicurezza per la salute ed un corretto inserimento nel nostro tessuto urbano”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Monia Monni: “E’ una strategia complessiva e una visione della Toscana del futuro che può sostanziarsi unicamente attraverso il protagonismo dei territori. È una chiamata, se volete. Perché se intendiamo davvero percorrere compiutamente la strada verso l’economia circolare, possiamo farlo solo assieme: Istituzioni ad ogni livello, forze economiche e sociali, mondo del Terzo Settore, cittadine i cittadini in forma singola ed associata”.

Nel frattempo l’assessorato all’ambiente ha attivato il monitoraggio sugli esiti dell’avviso pubblico e a oggi delle 39 manifestazioni di interesse valutate coerenti 7 risultano finanziate con i bandi Pnrr legati all’economia circolare, 6 ammesse in graduatoria ma non finanziate, 2 sono impianti già esistenti e 14 hanno avviato le rispetto procedure amministrative legate al rilascio delle autorizzazioni.