Un impianto abusivo di gestione di rifiuti è stato scoperto da tecnici ARPAT nei giorni scorsi a Prato. In località Paperino è stata trovata un’’area di circa 4000 mq delimitata da una recinzione metallica, organizzata e gestita senza autorizzazione per lo stoccaggio a cielo aperto di materiale vario, rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. L’area è stata sottoposta a sequestro preventivo con successiva comunicazione di quanto accertato all’autorità giudiziaria competente.
Deposito illegale di veicoli fuori uso I tecnici hanno accertato lo stoccaggio e lo smontaggio di veicoli fuori uso, alcuni dei quali chiusi con placche metalliche o lucchetti risultavano utilizzati come contenitori di rifiuti. Per essi, viene ipotizzata una gestione quantomeno dubbia, che vedrebbe la volontà di evitare costi di rottamazione per i proprietari, mascherata da un “temporaneo” deposito dei mezzi prima della loro esportazione in paesi extraeuropei.
Rifiuti pericolosi e oli smaltiti illegalmente Nella stessa area erano presenti rifiuti pericolosi, quali materiali da costruzione contenenti amianto (frammenti di materiale in cemento-aminato), RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) quali elettrodomestici, aspirapolveri, frigoriferi e lavatrici, computer, stampanti e fax, aparecchi televisivi), batterie esaurite, compressori di frigoriferi fuori uso, numerose bombole GPL (prontamente rimosse) ed anche rifiuti non pericolosi quali materiali di demolizione (mattonelle e ceramiche), compressori ad aria, biciclette, giocattoli, indumenti e stracci tessili, 30 big-bag contenenti trucioli di materiale plastico. In prossimità dell’area, il terreno risultava visibilmente contaminato da chiazze di oli esauriti e residui di combustibili liquidi (oli per motore, ingranaggi e lubrificazione) e da cenere derivante da operazioni di abbruciamento.