Cresce in tutta Italia la raccolta dei rifiuti urbani. Nel 2010 si attesta sui 609,5 kg per abitante, in aumento dello 0,9% rispetto al 2009. E’ quanto emerge dal Rapporto sugli indicatori ambientali urbani relativo al 2010 diffuso oggi dall’Istat.


La classifica – Con 671 kg per abitante, i comuni capoluogo di provincia del Centro continuano a essere i maggiori produttori di rifiuti urbani. Seguono i comuni del Nord-est con 651 kg, quelli delle Isole (599 kg),quelli del Nord-ovest (558 kg) e i comuni del Sud (554 kg). Nei capoluoghi del Nord-est, del Centro e del Nord-ovest la raccolta dei rifiuti urbani risulta in aumento (rispettivamente dell’1,8%, dell’1,6% e dello 0,5%), mentre in quelli del Sud e delle Isole si registrano lievi riduzioni (pari rispettivamente a -0,3% e -0,1%)’, continua l’Istat.


Olbia in testa – Secondo il rapporto la quantità di rifiuti urbani per abitante più alta in Italia e’ del comune di Olbia dove la media e’ di 1.278,8 kg per abitante. Seguono a grossa distanza i comuni di Massa (886,1), Rimini (878,1), Forlì (851,7), Pisa (836,3), Ravenna (818,9), Prato (811,7) e Lucca (808,8). All’opposto, i comuni nei quali si raccolgono meno di 450 kg per abitante sono Lanusei (320,7), Villacidro (368,6), Belluno (404,4), Nuoro (432,1), Potenza (440,6) e Monza (447,7).


Servizio raccolta in tutti i Comuni – L’Istat registra inoltre che il servizio di raccolta differenziata e’ ormai presente in tutti i comuni capoluogo di provincia. Sono 98 quelli in cui, al 31 dicembre 2010, risulta servita l’intera popolazione residente. La percentuale di raccolta differenziata supera mediamente il 40% nei comuni capoluogo del Nord (47,1% nel Nord-est e 40,1% nel Nord-ovest), e’ pari al 28,1% nei capoluoghi del Centro e scende al 21,3% al Sud e al 15% nelle Isole.


La differenziata nelle grandi città – Verona é l’unico dei grandi Comuni che ha raggiunto il 50% di raccolta differenziata. Valori superiori al 30% si registrano a Torino (43,3%), Firenze (38,4%), Milano (35,9%), Venezia (35,6%) e Bologna (34,8%). A Napoli la raccolta differenziata non supera il 18%, mentre gli altri comuni capoluogo della Campania superano la media nazionale (al 31,7%). Salerno arriva al 71%, Avellino al 67,3%, Caserta al 46,9%, e Benevento al 33,9%. Fanalini di coda nella graduatoria per la “differenziata” rimangono i due grandi Comuni capoluogo di provincia della Sicilia, Palermo e Catania, per i quali la raccolta differenziata risulta rispettivamente pari al 7,7% e al 6,8%.


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