La presidente del gruppo Menarini, Lucia Aleotti, ha presenziato quest’oggi in via delle Marche a Firenze, alla consegna di alcuni alloggi popolari finanziati proprio dalla storica azienda che ha il proprio cuore nella città nativa di Dante Alighieri. Agenziaimpress.it l’ha incontrata e ha fatto una chiacchierata a tutto tondo sul feeling sempre maggiore fra Menarini e il capoluogo di regione toscano.
Menarini oggi dà nuovamente il suo contributo importante per nuovi alloggi popolari in un’area di grande sofferenza da questo punto di vista come il quartiere Le Piagge. Quanta soddisfazione c’è per la sua azienda in una giornata simile?
«C’è molta soddisfazione. Questa iniziativa che abbiamo già preso lo scorso anno quando abbiamo preso il primo blocco da dieci appartamenti, ci piace particolarmente perché l’importanza della casa è fondamentale per ciascuno di noi. Prima di poter pensare ad una famiglia, ad un lavoro, si ha bisogno di avere un tetto sopra la testa. Quindi questa emergenza abitativa che affligge un po’ tutti i comuni di Italia, compreso Firenze, è una collaborazione che ci piace perché è pubblico e privato, e funziona».
Quanto sta crescendo il feeling fra la città di Firenze ed il gruppo Menarini?
«Noi abbiamo un dialogo sempre più stretto. Festeggiamo quest’anno i 100 anni di fiorentinità e quindi questo è anche un modo per ricordare a Firenze che Menarini è un’azienda fiorentina, e sempre di più i nostri quartieri generali, i nostri investimenti di ricerca, che deve avvenire in tutto il mondo, deve partire partendo da Firenze. Quindi ogni volta che cresce Menarini in Thailandia o in Cina, cresce anche a Firenze».
In Confindustria a Firenze è previsto presto un cambio a livello di gerarchie presidenziali. Che idea se è fatta da questo punto di vista?
«In Confindustria a Firenze ci sono interlocutori importanti, candidati che hanno assolutamente tutti i numeri per essere degli ottimi presidenti. Da imprenditore io dico ovviamente che mi piacerebbe un imprenditore. Un imprenditore come è stata anche la passata gestione che possa portare la vita di chi tutti i giorni scommette del proprio nella gestione anche di Confindustria».
Cosa ne pensa dell’azione di governo intrapresa da un premier, Matteo Renzi, che il gruppo Menarini conosce molto bene avendoci collaborato in diverse iniziative quando era sindaco di Firenze?
«Le iniziative che lui sta portando avanti non le ha mai portate avanti nessuno. Il sistema delle riforme, possono piacere o non piacere, però è una scossa importantissima per il nostro paese. Da questo si deve partire e ripartire guardando il futuro. Non si può rimanere in un paese bloccato».
Che anno è questo 2015 per il gruppo Menarini?
«In questo 2015, così come nel 2014, noi stiamo soffrendo nell’area russa ed ucraina per la crisi che c’è. Stiamo crescendo in altre parti d’Europa ed in Asia, quindi speriamo che il 2015 riesca ad essere un anno tutto sommato positivo».