Richiesta di soldi per non divulgare falsi filmati a luci rosse. Una 72enne calabrese, insieme ai due figli di 40 e 38 anni, sono stati denunciati per estorsione dai Carabinieri di Siena a seguito di indagini avviate tre mesi fa dopo la denuncia di un 20enne senese. I tre, approfittando delle chat del giovane su un’applicazione per trovare amici e amiche, si erano finti amministratori della stessa chat, quindi avevano contattato il 20enne chiedendogli 300 euro per non diffondere un suo presunto, e inesistente video hard in compagnia di minorenni. Il giovane si è impaurito e ha ceduto al ricatto ricaricando una carta Postepay, così come indicato dai suoi estorsori, che di seguito hanno subito chiesto un ulteriore versamento. Il 20enne però ha deciso di raccontare tutto al padre, sporgendo denuncia. I Carabinieri sono risaliti ai tre estorsori attraverso i movimenti sulla carta da cui è emersa l’esistenza di altre vittime: i militari stanno effettuando ulteriori indagini.
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