SAN GIMIGNANO – Torre e Casa Campatelli a San Gimigano (Siena) riapre al pubblico da oggi. Lo rende noto il Fai a cui il bene è stato lasciato nel 2005.
Sarà così possibile ammirare una tipica dimora borghese otto-novecentesca che conserva un prezioso patrimonio familiare, fatto di arredi, decorazioni, collezionismo d’arte, ricordi e tradizioni. Nei fine settimana la prenotazione è obbligatoria entro al massimo 24 ore prima.
La visita
Sarà possibile varcare la soglia di questa affascinante casa-torre di 28 metri, spiega una nota, eretta a metà del XII secolo – la sola tra le 14 torri di San Gimignano sopravvissute ad aver conservato il volume unico originario della costruzione, completamente vuoto al suo interno – che da inizio Ottocento ospitò la famiglia Campatelli, noti imprenditori e proprietari terrieri fiorentini. Il percorso inizierà al secondo piano con un filmato proiettato sulle pareti delle soffitte, dedicato alla storia millenaria del borgo toscano e alla sua identità, durante il quale il pubblico verrà invitato a entrare all’interno della torre. Poi, al piano nobile del palazzo, ci si potrà immergere nella quotidianità dei padroni di casa: un mondo sospeso nel passato tra arredi originali, fotografie, memorie private, oggetti d’arte e collezioni, tra cui spiccano le ceramiche di Montelupo e i quadri del pittore Guido Peyron, zio della donatrice.