SIENA – Il restauro della Fonte Gaia in Piazza del Campo da parte della Scuola Edile di Siena con i contributi della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, del Comune di Siena e la partecipazione di imprese e cittadini, regala all’imponente opera di Tito Sarrocchi, fra i grandi monumenti della città, un doveroso recupero. La Scuola Edile di Siena grazie al progetto ‘Il Campo, L’Acqua e la sua Fonte: Restauro della Fonte Gaia di Tito Sarrocchi’ a valere sull’avviso pubblico Let’s Art della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, organizza un nuovo cantiere scuola per restituire gli antichi splendori ai preziosi marmi dell’inestimabile opera.
“Forti della positiva esperienza del progetto di restauro del Monumento ai Caduti delle Guerre di Indipendenza ‘Una donna di Nome Italia’ – – sottolinea il presidente Giannetto Marchettini –, abbiamo deciso di intervenire per il recupero di Fonte Gaia. Il ‘Cantiere-Scuola’, eccellente sintesi tra storia, società, economia, ricerca e buone pratiche, coinvolgerà professionisti affermati accanto ai più giovani. Si salvaguarderanno tecniche a rischio scomparsa, favorendo il ricambio generazionale. Nei suoi trenta anni di storia, la Scuola Edile si è adeguata alle esigenze del settore delle costruzioni, espressioni dei bisogni e dello sviluppo della società. Il restauro di Fonte Gaia, secondo la nostra strategia di sviluppare sinergie, è sostenuto dalla consapevolezza di promuovere una più matura fruizione dei beni comuni. L’immenso patrimonio storico-artistico rappresenta una ricchezza della comunità: preservarlo è condizione imprescindibile per la sua disponibilità, promozione e trasmissione. Sono certo che il nostro appello di partecipazione alla comunità senese sarà ancora accolto”.
“Questo progetto fortemente sostenuto dall’amministrazione comunale riguarda uno dei luoghi simboli della città, un monumento che arricchisce non solo lo sguardo ma anche il valore storico-artistico di tutta Piazza del Campo – spiega il vice sindaco del Comune di Siena Michele Capitani –. La Fonte Gaia appartiene alla Piazza e a tutta la nostra comunità, proprio per questo la risposta di pubblico e privato rivolta a questo ambizioso progetto è stata una reazione importante, non soltanto in termini economici. Preziosa la collaborazione con la Scuole Edile Senese e i suoi tecnici, così come con le altre istituzioni del territorio. Il restauro, che vedrà coinvolta la Fonte, permetterà nel suo allestimento di essere vissuto e compreso da cittadini e visitatori, nel rispetto dell’ambiente circostante e in piena sintonia con la storia di questa città”.
“Forti della prima esperienza di Let’s Art!, Fondazione Mps ha proseguito nella definizione di azioni di coinvolgimento e sensibilizzazione della comunità nei confronti di beni artistici e architettonici della nostra città, attraverso processi di crescita, innovazione e trasformazione digitale in ambito socio-culturale – dichiara la vicepresidente della Fondazione Mps Monica Barbafiera –. Siamo particolarmente soddisfatti di accompagnare le realtà culturali in un nuovo percorso che consenta la partecipazione alla vita del territorio e alla valorizzazione di luoghi e monumenti simbolo di Siena, come la Fonte Gaia”.
Per l’intero lavoro di pulizia e ripristino, occorreranno 60.000 euro, in parte finanziati dal contributo erogato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e del Comune di Siena. Anche questa volta è stata attivata una campagna di fundraising, saranno dunque le imprese e i cittadini che con i loro contributi potranno diventare co-protagonisti del restauro di Fonte Gaia.
Le associazioni, aziende e privati che con erogazioni, sponsorizzazioni, patrocini, donazioni, hanno già aderito, sono modelli da seguire. La storia si ripete. Nel 1857/1858, fu istituito un comitato con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini senesi ad una sottoscrizione pubblica per la realizzazione di una di una copia della Fonte in marmo di Carrara.
“Oggi, come allora, l’appello rivolto alla città ha suscitato l’impegno civico di imprese, enti e cittadini. Hanno già aderito al progetto manifestando la volontà di sostenere economicamente il restauro”, commenta il direttore della Scuola Edile di Siena Stefano Cerretani.
Un gruppo di tecnici, coordinati da Stefano Landi docente esperto restauratore, dal mese di ottobre lavorerà con gli allievi al cantiere. Gli interventi potranno terminare entro la fine dell’anno. Il ‘Cantiere-Scuola’ sarà organizzato e allestito con il rispetto delle norme di sicurezza e di compatibilità ambientale, secondo quanto previsto per i beni di interesse storico architettonico paesaggistico.
Questo restauro arricchisce la storia di Fonte Gaia che, opera di Tito Sarrocchi, sostituì in Piazza del Campo nel 1869 l’originale Fonte realizzata da Jacopo della Quercia tra il 1409 ed il 1419. Posizionata in quell’anno, subì un intenso degrado, per la vita quotidiana in Piazza del Campo e per il debole materiale impiegato per la sua realizzazione. Così, nel 1858 fu deciso di sostituire la Fonte di Jacopo con una copia realizzata con il più forte marmo di Carrara, commissionata allo scultore purista senese Tito Sarrocchi. Il monumento, elemento dello scenario unico della Piazza del Campo, fu finanziato dal Comune con la cittadinanza. Con grande coinvolgimento, i senesi dimostrarono la “religiosa cura” per “mantenere e conservare” il loro patrimonio. La storia si ripete; la partecipazione dei grandi enti e la risposta positiva dei sostenitori confermano la sensibilità che appartiene alla tradizione senese
Il restauro di Fonte Gaia consolida il rapporto nel tempo con il nostro ricco patrimonio architettonico storico artistico della Scuola Edile di Siena, già protagonista, con il vasto programma dei suoi percorsi formativi, di interventi su beni artistici ed architettonici della città: dal restauro di Fontenuova d’Ovile (1992 -1994) a quello del Bastione San Filippo della Fortezza Medicea (1995), passando per la riqualificazione dell’area circostante le fonti di Fontebranda (1993-1994), fino ad arrivare al restauro sulla scultura del Cristo Re presso il Cimitero Monumentale della Misericordia (2020), ed al recente intervento del monumento ai caduti della Guerra di Indipendenza opera di Tito Sarrocchi (2022).