Era un silenzio assordante il suo. Poi il tweet e il post su Facebook. Matteo Renzi ha rotto finalmente gli indugi. Si affida ai social network il sindaco di Firenze per rispondere a chi, in questi ultimi giorni, lo ha tacciato di non essere più presente sul dibattito politico, nazionale e toscano. «Sarà un gran giorno quello in cui i commentatori italiani smetteranno di stupirsi se un politico mantiene la parola data in campagna elettorale – ha postato (o cinguettato) Renzi -. La credibilità si costruisce anche così…».
 
Firenze fronte aperto Una frecciatina che racchiude però in sé tutta l’efficacia comunicativa del primo cittadino gigliato. «Dopo le primarie, ho mantenuto la parola data, in lealtà», è stato l’incipit del tweet di Matteo Renzi. Un messaggio di forte coerenza perché, in effetti, di questo si tratta. Renzi, dopo le primarie vinte da Bersani, aveva dichiarato che sarebbe tornato a fare il sindaco della sua città. Ed effettivamente è stato così. Il sindaco si concentra sul suo lavoro e su un’agenda abbastanza fitta d’impegni. Del resto, Firenze non sta attraversando un periodo propriamente tranquillo e dopo le contestazioni da parte degli studenti (leggi) per il primo cittadino sono arrivate anche le rimostranze dei sindacati del Maggio fiorentino e quelle dei dipendenti comunali, per i tagli rispettivamente a personale e buste paga. Hanno protestato infine anche i fiaccherai che, con cavalli e carrozze, sono entrati in Palazzo Vecchio, sede dell'amministrazione comunale fiorentina. L’obiettivo, sebbene non dichiarato dal sindaco, è quello di ricostruire e rinforzare nuovamente il rapporto con la sua città. I commenti e i “Mi Piace” che arrivano sul profilo Facebook di Matteo Renzi sono emblematici in tal senso e rappresentano ancora una volta l’elemento principale dello straordinario successo (e della «credibilità») della sua campagna elettorale. Renzi riparte da Firenze, lì c’è il campo base verso il domani, verso il rinnovamento della classe dirigente. In attesa che in Italia il silenzio non faccia rumore.