«Oggi ho ascoltato il nostro Premier alla radio per un’ora. La sua eccezionale verve ottimista mi ha ricordato il mitico Pieroni, capoclasse autoproclamato di quando ero alle medie». Inizia così, in un post sulla sua pagina Facebook, il nuovo attacco di un Leonardo Pieraccioni sempre acuto e polemico contro Matteo Renzi. Il pargone è con il compagno di classe Pieroni che «si metteva in piedi sulla seggiolina – prosegue il regista fiorentino – e diceva cose del tipo “ci penso io, noi siamo la classe più forte di questa scuola, io so anche l’inglese e pure il modo di legare tre biciclette con la stessa catena!».
Il paragone con il Pieroni Non è la prima volta che Pieraccioni si scaglia contro Renzi. «A Firenze ce lo siamo tolti dai c…….», aveva detto all’indomani della vittoria del “rottamatore” alle primarie per la segreteria del Pd (leggi). E sul finire del 2014 arriva il paragone con Pieroni. «Veniva dal nord – scrive Pieraccioni -, si metteva sempre i gilet blu scuro e gli occhiali anche se non ne aveva bisogno perchè “almeno mi prendono più sul serio”. A ricreazione mi chiedeva spesso metà panino perchè lui non lo portava mai. Una mattina durante un’assemblea indetta da lui salì sulla seggiolina scivolò e cascando si portò dietro tutta la fila dei cappotti attaccati al muro. Ci fu una risata micidiale, gli si ruppero gli occhiali finti, il custode entrò in classe e lo prese per un orecchio: fine dell’era Pieroni. Due giorni dopo rubarono le tre biciclette legate con la stessa catena». Chissà se e come Renzi risponderà a questo particolare augurio di buon anno…