Sollevato il problema, trovata la soluzione. A seguito del trambusto causato dalla sentenza della Cassazione, che ha richiamato le responsabilità del personale scolastico per l’uscita in sicurezza dei minori, e prima dell’approvazione definitiva dell’emendamento risolutivo promesso e promosso dal Governo, l’Unione Valdera ha deciso di mettere in campo le proprie forze per venire incontro alle preoccupazioni manifestate dai dirigenti scolastici, ai disagi esternati alle famiglie e alla volontà delle amministrazioni comunali di regolare adeguatamente la questione. Ebbene, dopo le dichiarazioni d’intenti, gli incontri preparatori e le deliberazioni delle Conferenze zonali per l’Educazione e l’Istruzione, è stato formalmente sottoscritto il protocollo d’intesa che persegue la finalità di condividere, con tutte le parti cointeressate al rientro sicuro da scuola dei minori di 14 anni, metodi ed azioni utili ad assicurare un buon livello di sicurezza, senza sacrificare il percorso verso l’autonomia dei giovani allievi, in una logica di condivisione delle responsabilità. Il protocollo, promosso dalla Presidente dell’Unione Valdera, Lucia Ciampi, è stato condiviso e firmato dai Presidenti delle Conferenze zonali della Valdera, della Valdicecina e del Valdarno, nonché dal Dirigente Scolastico Presidente dell’Ambito Territoriale Pisa 019, rappresentativo delle istituzioni scolastiche operanti nelle tre Conferenze. “Gli indirizzi puntuali che abbiamo adottato – riferisce Eleonora Raspi, Assessore referente della Conferenza Zonale per l’Educazione e l’Istruzione della Val di Cecina – dovranno ora essere recepiti dai comuni e dalle scuole; non esiste obbligo in tal senso, tuttavia ritengo che abbiamo creato le condizioni perché le figure investite di responsabilità specifiche possano adottare i provvedimenti necessari. Siamo soddisfatti di aver aderito al protocollo, anticipando prima e confermando poi la direzione che la legge ha preso riguardo l’autonomia. Pertanto e nello specifico, il Comune lavorerà al fine di modificare il regolamento dei trasporti (scuolabus) con lo scopo di permettere – tramite apposita liberatoria, anche questa condivisa con Unione – la discesa in autonomia dei ragazzi delle scuole secondarie di I grado”.
Nel protocollo, si disciplinano tutte le tipologie di uscita dei ragazzi minorenni da scuola, quindi non solo quella autonoma, ma anche quelle che avvengono tramite scuolabus o con gli autobus di linea, individuando le diverse responsabilità che ciascuna componente coinvolta (comuni, scuole e genitori) è chiamata ad assumersi.