Il Ministero delle politiche agricole torna a pronunciarsi sulla preventiva iscrizione al Registro delle Imprese dell’imprenditore che vuol effettuare la vendita dei propri prodotti al di fuori del proprio fondo, confermandone l’obbligo. Gli unici casi in cui l’impresa agricola non è tenuta ad iscriversi al Registro delle imprese è l’esonero dalla tenuta delle contabilità Iva (volume d’affari composto per almeno due terzi da prodotti agricoli inferiore a 7mila euro) e se non ha necessità di rappresentare tale iscrizione ad enti pubblici, ad esempio perché non richiede il gasolio a tariffa agevolata. Se lo stesso imprenditore vuol effettuare la commercializzazione dei propri prodotti al di fuori delle aree di pertinenza della propria azienda, indipendentemente dal volume d’affari IVA deve iscriversi al Registro Imprese e sostenere il relativo onere annuo.

Registro delle Imprese. Diritto annuale 2014 – Per il 2014 restano valide le misure del diritto annuale determinate per il 2013, sia nelle misure fisse che nelle fasce ed aliquote di fatturato. La scadenza per effettuare il versamento è il 16 giugno, o il 16 luglio ma con la maggiorazione dello 0,4% da sommare all’importo base. Le imprese individuali iscritte o annotate nella Sezione speciale del R.I. devono versare un diritto annuale di € 88; le società semplici iscritte nella sezione speciale € 100; le Snc, le Sas, le Srl devono versare un diritto base di € 200 maggiorato di percentuali diversificate in base a diversi scaglioni di volume d’affari. Il Ministero delle attività produttive ha precisato che per le società semplici iscritte nell’apposita sezione del Registro Imprese, il contributo di € 100, ridotto rispetto all’ordinario, è dovuto anche se nella ragione o denominazione sociale non è specificato “società agricola”. Alcune province hanno deliberato l’aumento del diritto annuale: Firenze 20%; Livorno 15%; Massa Carrara 10%; Pisa 20%; Prato 20%; Siena 10%.

Da Dimensione Agricoltura, giugno 2014