FIRENZE – Via libera all’unanimità dalla commissione ambiente del Consiglio regionale della Toscana alla proposta di legge che cancella l’emendamento relativo alla depurazione industriale dei fanghi, finito all’attenzione della Dda di Firenze per reati ambientali emersi nelle inchieste sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Toscana.
L’emendamento, secondo le indagini, avrebbe dovuto sottrarre il consorzio Aquarno dall’obbligo di sottoporsi alla procedura di autorizzazione di integrazione ambientale (Aia). Ora la Regione vuole superarlo. Il provvedimento dalla Commissione passa questo punto all’esame dell’aula. La commissione ha licenziato il testo dopo una seduta di approfondimento alla quale hanno partecipato, spiega una nota, anche il presidente della Regione, Eugenio Giani, l’assessore all’ambiente Monia Monni e l’avvocato generale della Regione Lucia Bora. «Come ci eravamo impegnati a fare con i colleghi della minoranza – afferma Lucia De Robertis (Pd), presidente della commissione – stamani abbiamo approfondito tutti quegli aspetti che da loro erano stati evidenziati. Molte le domande, molte le risposte chiarificatrici arrivate, che ci consentono di portare il provvedimento all’esame del Consiglio nella prossima seduta, come da impegni presi»