«Spesso in Regione si discutono grandi tematiche, lasciando però ai margini le esigenze dei territori, sempre più abbandonati a se stessi. Noi sentiamo l’esigenza impellente di redarre un progetto per la Toscana che abbia al centro le priorità dei vari Comuni, dei vari distretti, realtà da valorizzare». A sottolinearlo Paolo Moschi, portavoce della rete Toscana Civica che si è riunita nei giorni scorsi a Volterra, presenti una trentina di amministratori delle province di Firenze, Prato, Pisa, Arezzo, Siena e Livorno tra cui il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli, il vice sindaco di Piombino Giuliano Parodi, il vice sindaco di Casole d’Elsa Guido Mansueto, il vice sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti. «Vogliamo definire un piano per tutti i territori Toscani e mettere fine al neo-centralismo che ha caratterizzato il decennio di Rossi – ha aggiunto Moschi – Vogliamo una Toscana policentrica e viva, che possa tornare a crescere ad una velocità, con un occhio di riguardo alle periferie e ai territori». Quello di Toscana Civica è un movimento che in vista delle prossime elezioni regionali guarda «con curiosità a quanto si muove nel centrodestra, o quantomeno nei poli alternativi all’attuale potere toscano – sottolinea ancora Moschi – ma rivendichiamo autonomia. Siamo disposti a sostenere un candidato che sposi i problemi dei territori, altrimenti siamo pronti anche a valutare una corsa solitaria». Intanto per il mese di febbraio sarà reso noto un vero e proprio ‘manifesto’ e saranno realizzati due incontri uno a Prato e l’altro a Siena, dove saranno illustrate le proposte di governo.
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