lamioni_giovanniNegli ambienti del centrodestra toscano il suo nome gira da molto tempo. Ora però le indiscrezioni diventano sempre più insistenti e danno Giovanni Lamioni, presidente della Camera di Commercio di Grosseto, come il papabile candidato anti-Rossi. E sarebbe la terza volta che il centrodestra punta su un esponente maremmano per la presidenza della Regione Toscana: prima è toccato ad Alessandro Antichi, poi a Monica Faenzi e ora, come sembra, a Lamioni. Nato 52 anni fa a Cana, minuscolo borgo nel comune di Roccalbegna, sposato, con due figli, Lamioni è un grandissimo tifoso della Fiorentina. Da venti anni è alla guida della cooperativa Atlanta, specializzata nel settore del restauro archeologico, con una decina di dipendenti ai suoi comandi; è presidente della Camera di Commercio grossetana e vicepresidente nazionale di Unioncamere.

Un profilo di rilievo Una figura di spicco, capace di costruirsi un profilo di tutto rilievo proprio grazie alle sue iniziative, culminate con il Maremma Wine Shire, la kermesse che mette ogni in vetrina i migliori prodotti enogastronimici maremmani. Un impegno che gli ha portato diverse simpatie e amicizie, anche altolocate. Basta prendere il suo libro, pubblicato nel 2014, «La mia Maremma, un modello per l’Italia», dove la prefazione porta la firma di Gianni Letta, elemento di spicco dei governi Berlusconi. «Esprime tutta la passione per un territorio», ha detto l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio il giorno della presentazione. Che, non a caso, non si è tenuta a Grosseto ma a Roma. Un segnale chiaro di come il piccolo imprenditore di Cana abbia allargato i suoi giri. Quel giorno nella capitale, infatti, in prima fila ad ascoltare i passi della «Mia Maremma» c’è anche Altero Matteoli, ex ministro. Sono le persone vicine a Lamioni a svelarne lo spessore, ma anche i sondaggi che si tengono in questo periodo nel grossetano.

Ma per quanto il suo nome salti spesso agli onori delle cronache nel tempo, Lamioni non si è mai davvero avvicinato alla politica pratica. Nel 2011, quando a Grosseto si sono tenute le elezioni amministrative, ha prima appoggiato il candidato Pdl Mario Lolini, ma quando questi ha preso certe posizioni sull’agricoltura, Lamioni ha fatto ben presto a scaricarlo. Adesso però i tempi sembrano maturi. La sua spiccata provenienza dall’area civica più che partitica sembra infatti lanciarlo come l’anti Rossi per le prossime elezioni regionali. Un bel salto per questo imprenditore entusiasta e provocatorio.