Giuseppe Rossi sicuramente no, Mario Gomez più no che si, Bernardeschi è reduce da un problema alla caviglia destra e da uno al ginocchio sinistro, Babacar non segna da tre partite, Cuadrado ha fatto un solo gol da inizio stagione, El Hamdaoui e Iakovenko sono dati per dispersi, Ilicic quando gioca al Franchi viene fischiato fin dal riscaldamento. Questo è il quadro dell’attacco della Fiorentina a poche ore dal fischio di inizio contro l’Udinese: e poi uno si chiede perché la linea offensiva viola fino ad oggi è fra le peggiori della Serie A. Sicuramente sfiga, un po’ di imperizia medica ma anche qualche scelta discutibile sul fronte mercato ha depauperato gli uomini a disposizione di Vincenzo Montella per andare in rete.
Astinenza da gol per la Fiorentina E’ proprio l’incapacità di fare gol con una certa frequenza il difetto maggiore della rosa gigliata in questo inizio stagione che, paga da una parte l’assenza della sua coppia di stelle (Mario Gomez-Rossi), out da troppo tempo per infortunio, l’ancora mancata maturità dei suoi giovani attaccanti (Bernardeschi-Babacar) ma anche un gioco che è diventato fin troppo prevedibile agli occhi degli avversari che oramai paiono averlo capito, compreso ed anticipato nelle sue mosse. Non c’è tempo però per lamentarsi perché la Fiorentina è in pieno tour de force di impegni e, domani sera è di nuovo campionato. Di fronte c’è una squadra in salute come i bianconeri friulani, da cui i gigliati hanno riscattato Juan Gulliermo Cuadrado la scorsa estate per quindici milioni di euro, e nella cui squadra ci sono un oggetto dei desideri di mercato da alcune stagioni degli operatori di mercato viola, Luis Muriel, con quest’ultimo che confessò la scorsa estate come Fiorentina e Roma fossero piazze a lui gradite per il dopo Udine, ma soprattutto Antonio Di Natale.
Trovarsi Di Natale di fronte Non un giocatore qualsiasi quest’ultimo perché il classe ’77 napoletano e Vincenzo Montella sono stati compagni di stanza da quando erano poco più che bambini, nel settore giovanile dell’Empoli, con l’attuale mister viola che asciugò spesso le lacrime del capocannoniere della serie A negli ultimi due anni, che aveva a quel tempo nostalgia di casa, e ne è nata fra i due un’amicizia bellissima, che dura fino ad oggi. Tanto che il tecnico gigliato ha provato a più riprese a convincere lo stesso Di Natale a firmare per la Fiorentina, senza però riuscirci, come era successo a tanti altri club nel recente passato, ad esempio la Juventus. Montella non può dirlo ma farebbe a cambio di tutto il suo parco attaccanti, pur di avere con sé il numero 10 dell’Udinese che, rappresenta uno dei più grandi rimpianti sul mercato anche per la famiglia Della Valle. Più volte i massimi dirigenti gigliati provarono ad acquistare l’ex anche di Varese e Viareggio, e c’è da rimanere sbigottiti alla dichiarazione che fece Andrea Della Valle esattamente un anno fa quando disse: «Corvino ci sconsigliò» l’acquisto di Di Natale nell’estate del 2010, perché lo considerava troppo in là con l’età, ed in fase calante nel rendimento. Da quel giorno il capitano dei friulani ha messo a segno 112 gol e non ha nessuna intenzione di fermarsi.