FIRENZE – Mantenimento razze autoctone e agricoltura biologica, presto si apriranno i due rispettivi bandi per l’assegnazione delle risorse della nuova programmazione europea del Piano Specifico per la Pac.
Con l’intervento SRA14 cioè per il mantenimento delle razze autoctone, saranno impegnati 5 milioni di euro per il mantenimento delle risorse genetiche animali e la salvaguardia della biodiversità. Le aziende agricole che allevano capi di razze autoctone, geneticamente adattate ai sistemi produttivi tradizionali e agli ambienti del territorio toscano e minacciate dal rischio di abbandono, possono accedere ad un premio annuale a favore delle imprese agricole, come premio per i costi aggiuntivi ed i mancati redditi derivanti dallo svolgimento dell’attività, per ogni capo allevato, a fronte di un impegno al loro mantenimento per gli anni successivi.
“Le razze animali, iscritte nel repertorio regionale attualmente a bassa consistenza numerica o addirittura a rischio di estinzione, fanno parte della grande biodiversità agraria della Toscana e sono un patrimonio ambientale e storico-culturale di singolare ricchezza che richiede specifiche azioni di tutela – ha commentato la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – Si tratta di razze che rappresentano specifici territori della nostra regione, dunque a forte connotazione identitaria e culturale che, negli ultimi anni, hanno trovato anche una rinnovata attenzione dei mercati per la qualità e la particolarità dei loro prodotti. Il loro mantenimento concorre, in maniera determinante, anche alla salvaguardia del territorio, al suo utilizzo sostenibile ed alla valorizzazione degli aspetti culturali che rappresentano un plus per l’intera regione”.
Con l’intervento SRA29 sull’agricoltura biologica vengono invece attivate le cospicue risorse per l’introduzione ed il mantenimento delle pratiche e metodi di produzione biologica, per più di 204 milioni nei 5 anni di impegno.
“Si rafforza il nostro impegno a favore delle aziende agricole che operano secondo i metodi della coltivazione biologica – ha continuato Saccardi – in grado di sviluppare un’agricoltura particolarmente attenta al rispetto di modelli sostenibili a basso impatto ambientale. In questo campo la Regione Toscana rappresenta una delle aree più virtuose del panorama nazionale con oltre il 35% della superficie agricola certificata biologica e con quasi 6.000 aziende che rappresentano l’8% di tutti gli operatori nazionali”.
In questo senso la Toscana ha già superato il target della strategia europea “Farm to Fork” che la Commissione europea ha lanciato come parte importante dell’”European Green Deal” per trasformare il sistema alimentare europeo rendendolo più sostenibile sotto diversi aspetti e riducendo il suo impatto sui Paesi terzi e che individua, come uno degli obiettivi principali, quello di trasformare il 25% dei terreni agricoli in aree destinate all’agricoltura biologica entro il 2030.
Per l’intervento SRA29 è stato anche introdotto il criterio della degressività per la stesura degli elenchi delle domande ammissibili che, se convalidato, nelle prossime settimane, dalla Commissione europea, consentirà comunque di accedere al sostegno a tutte le aziende che faranno richiesta.
Il bando dei due interventi è in uscita nei prossimi giorni e il termine per la presentazione delle domande è fissato dal Ministero, come ogni anno, al 15 maggio, salvo proroghe che il Ministero stesso potrà concedere.