L'assemblea dei sindaci dell'Autorità Idrica Toscana ha ratificato oggi a Firenze i risultati delle conferenze territoriali ex Ato sulla nuova tariffa idrica proposta dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas. Questa è stata approvata per gli ex Ato 1 (Toscana Nord), 2 (Basso Valdarno), 5 (Toscana Costa) e 6 (Ombrone). La tariffa, contestata dal Forum toscano dei movimenti per l'acqua che la definisce 'tariffa truffa' perché a fronte della soppressione della remunerazione del capitale ex referendum 2011 introduce il riconoscimento del costo della risorsa finanziaria, è stata bocciata invece nell'ex Ato 4 (Alto Valdarno), dove l'Ait invierà i dati all'Aeeg che calcolerà direttamente la nuova tariffa, mentre la conferenza dei sindaci dell'ex Ato 3 (Medio Valdarno) si riunirà fra dieci giorni per decidere le indicazioni per gli investimenti necessari da inviare all'Aeeg che deciderà la nuova tariffa.
La protesta del Forum I rappresentanti del Forum, che nella prima parte dell'assemblea hanno partecipato ai lavori, hanno dato vita ad un presidio fuori dall'edificio della Regione contestando vivacemente l'approvazione della tariffa e la decisione dell'Ait di proseguire i lavori assembleari a porte chiuse. «Abbiamo accettato un contraddittorio iniziale – ha spiegato il presidente Ait, Alessandro Cosimi – dopodiché l'assemblea è un organismo normato, un direttivo di fatto dei 278 sindaci toscani».
Sistema arretrato e criticità La tariffa del servizio idrico integrato per il 2012-13, afferma la Regione Toscana in una nota, prevede il costo di due euro circa a metro cubo. Secondo la Regione, è l'arretratezza del sistema di infrastrutture ed impianti che rende necessari e urgenti gli investimenti. In Toscana per l'adeguamento e potenziamento della rete sono necessari investimenti per un importo complessivo di 1,9 miliardi di euro. «Resta fondamentale – ha affermato Alessandro Mazzei, direttore dell'Ait – garantire il livello degli investimenti previsto dai piani d'ambito, per non abbassare i livelli di servizio per l'utenza e per non incorrere nelle sanzioni dell'Unione Europea, specie in materia di depurazione delle acque reflue. L'approvazione delle tariffe 2012-13, pur in presenza di un metodo tariffario transitorio ed insoddisfacente, serve proprio a garantire la realizzazione degli investimenti previsti, senza gravare ulteriormente sulle bollette dei cittadini». Secondo Mazzei «abbiamo davanti problemi legati alla potabilizzazione dell'acqua in alcune zone come la Val di Cornia; possibili problemi in Versilia per sversamenti in alcuni fossi che scaricano a mare; ci sono stati problemi su parti di acquedotto tra Pisa e Livorno; dobbiamo realizzare le fognature e i depuratori ancora per vaste aree della regione». Insomma l’approvazione delle nuove tariffe del servizio idrico toscano dovrebbe servire a finanziare una serie di investimenti fondamentali, anche se «ci sono molte criticità, – ha concluso Mazzei – segnalate a dovere da alcuni sindaci e dai comitati cittadini, e si deve auspicare che il metodo tariffario arrivi ad aggiustamenti definitivi».