servizi_sanitari«Quello emerso è un dato che dà un giornale, non un dato che noi abbiamo accertato. Sono numeri assolutamente infondati, non è questo quello che noi abbiamo rilevato e stavamo aspettando un dato più certo prima di comunicarlo alla stampa. Devo rilevare che se certe notizie si trattassero con un po’ più di responsabilità, si farebbe meno danno alla preoccupazione della gente e si darebbero dati più esatti». Così una stizzita Stefania Saccardi, assessore regionale alla sanità ha commentato con i giornalisti, a margine di una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Palazzo Sacrati Strozzi, un dato diffuso dal quotidiano ‘La Repubblica‘, edizione di Firenze, su uno studio epidemiologico che sarebbe stato condotto dalla Regione stessa e che avrebbe messo in evidenza come 4 persone su 100 in Toscana, quindi circa 40 mila individui, sarebbero portatori sani in gola del batterio del meningococco C, nell’area fra Firenze ed Empoli.

ospedale_19_0«Il dato non è veritiero» «In realtà noi abbiamo ad oggi testato più o meno 600 persone – ha aggiunto Stefania Saccardi -, un campione assolutamente minimo, seicento persone su tre milioni e mezzo di abitanti, risultato portatori sani di meningococco ne abbiamo trovati cinque, questi sono i numeri oggettivi. Su una proiezione più o meno razionale il dato sarebbe dell’1% di portatori sani, quindi certamente non 40 mila ma eventualmente 10 mila se noi dovessimo fare una proiezione, naturalmente i 600 che sono stati testati, sono stati testati tutti nell’area vasta centro, non nelle altre zone della Toscana dove sappiamo che il meningococco C non ha particolarmente colpito. Quindi il dato non è assolutamente veritiero, anzi, i dati che per ora emergono sono dati anche al di sotto delle stime di scuola su questa problematiche, quindi noi continueremo tranquillamente a fare i tamponi per approfondire meglio su numeri più completi il fenomeno».

Centralini Asl presi d’assalto Nelle ultime ore sia sul web che negli ospedali che nelle Asl della Toscana, alla diffusione giornalistica di dati tanto preoccupanti si sono verificate varie situazioni di disagio con persone che hanno occupato i centralini dei centri di assistenza per chiedere informazioni in merito. «Naturalmente aver letto un titolo di questo genere ha innescato per altro una serie di preoccupazioni delle persone che si sono recate a fare il test e che oggi noi stiamo cercando con grande rapidità di avvisare e di convocare per fare anche un counseling psicologico perchè questo ha provocato il panico in tutti quelli che lo hanno fatto e la preoccupazione di essere portatori sani di questo batterio» ha concluso l’assessore.