Uno degli scorci più suggestivi di Rapolano Terme, la campagna e la visuale del centro storico dall’antica Fonte Pietra, sulla strada che conduceva al fiume Ombrone, fedelmente ricostruita in ogni dettaglio così come si presentava tra gli anni ’20 e gli anni ’50 del XX secolo. C’è tempo fino a domenica 12 gennaio per visitare il presepe monumentale allestito nella Chiesa di San Bartolomeo in Piazza Castellare, realizzato dai presepisti del Centro culturale La Piana-Gianni Battagli che, come tradizione dal 1993, collocano la Natività in un angolo del paese come presumibilmente di presentava in una determinata epoca storica per un evento che, di anno in anno, attira la curiosità e le attenzioni di cittadini, turisti e visitatori di ogni età: la scena è infatti arricchita da numerosi “effetti speciali” quali il passaggio dal giorno alla notte, il fumo dei camini, il temporale, l’improvvisa nevicata, il cielo trapunto di stelle e l’immancabile stella cometa che nel presepio rapolanese è rappresentata dalla cometa di Halley. L’iniziativa è inserita nel calendario di appuntamenti “Feste di Natale”, coordinato dall’amministrazione comunale che ha patrocinato e contribuito l’evento.
Date e orari «E venne ad abitare in mezzo a noi». È questo il passo del Vangelo di Giovanni che ispira l’attività del Centro culturale La Piana-Gianni Battagli. Rapolano Terme diventa così il paese del presepe e, al tempo stesso, un paese nel presepe. Il presepe monumentale rimarrà aperto nei festivi con orari 10-12.30 e 15-20 e nei feriali dalle 15 alle 19 a ingresso libero. Con lo stesso orario sono visitabili, nei locali del Centro Culturale La Piana in via dei Monaci, il Museo del presepe e il mercatino della solidarietà.
Il presepe monumentale 2014 Nel presepe 2014, anno europeo della riconciliazione tra lavoro e famiglia, la scelta artistica invita a riflettere sulle giornate di una società paesana che forse non esiste più ma i cui valori debbono essere recuperati e nuovamente trasmessi alle nuove generazioni. Ecco allora la lunga tavolata imbandita alla fine di una giornata di lavoro nei campi, quando ci si scambiavano affettuosità ed esperienze, il ballo nell’aia, che riuniva in allegria tutte le famiglie del circondario la domenica, i ragazzi intorno ai nonni la sera per la preghiera del Rosario. Ritmi più lenti e meno comodità rispetto ad oggi, ma forse più amore, meno frenesia e una più evidente serenità. Quell’amore familiare e quella serenità che i presepisti rapolanesi vogliono augurare nell’anno nuovo a tutti coloro che vorranno visitare la loro rappresentazione della Natività.
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