La Polizia ha fermato due stranieri indiziati di rapina aggravata compiuta in concorso domenica mattina alla fermata della tramvia nel Parco delle Cascine. Sono un gambiano di 22 anni e un senegalese di 21, quest’ultimo ritenuto responsabile anche di un secondo episodio avvenuto alle 10.45 in viale Washington. Vittime della rapina una coppia di coniugi aggrediti da tre sconosciuti sbucati dalla vegetazione del parco mentre aspettavano il tram. Il marito è stato colpito con violenti pugni e calci per rapinargli contanti e un telefono cellulare. Poi un altro rapinatore ha preso a pugni anche la donna intervenuta in soccorso del marito, minacciando la coppia con una bottiglia di vetro. I coniugi per le ferite riportate sono stati curati al pronto soccorso dove hanno avuto alcuni giorni di prognosi. Dopo aver rapinato un secondo telefonino dalla tasca del peruviano, il gruppetto di africani si è rifugiato nel parco.

Recuperata parte del bottino La Polizia è riuscita a trovare un testimone, un altro straniero che aveva assistito alla vicenda, richiamato dalle grida di aiuto della vittima, e che era in grado di riconoscere almeno due degli aggressori. Quando nel pomeriggio il testimone si è ritrovato accanto i due alla fermata del tram, ha subito allertato il 113. Recuperato parte del bottino del colpo, ovvero uno dei telefonini rubati. Durante il controllo, dalle tasche del senegalese è saltato fuori un coltello a serramanico: questo, inoltre, sarebbe responsabile anche di un altro tentativo di rapina aggravata, avvenuto sempre in zona Cascine, poco dopo l’aggressione alla coppia di peruviani. In questo altro episodio ha puntato il coltello alla gola di una peruviana che stava facendo sport col marito in viale Washington e le ha chiesto soldi. La donna ha indietreggiato ed è riuscita a mescolarsi alla folla di persone che in quel momento erano al parco e a dare l’allarme al 113. In attesa della convalida della misura del fermo di indiziato di delitto, i due, riconosciuti anche dalle vittime degli episodi, sono entrambi nel carcere di Sollicciano.