Indagini della polizia per fare chiarezza su alcuni casi di raggi laser ‘sparati’ con puntatori contro gli aerei in fase di atterraggio all’aeroporto Vespucci di Firenze, con lo scopo di disturbare le manovre dei piloti. Dal febbraio scorso nello scalo fiorentino si sono registrati dieci episodi, di cui cinque nel solo mese di aprile. L’ultimo,alle 0,25 del 4 maggio scorso, ai danni del volo di linea 06923 della Vueling.
Forse si è tarttato di una bravata Ad oggi nessuno degli episodi ha causato problemi ai piloti o determinato modifiche alle manovre di atterraggio. I comandanti dei voli, come previsto, hanno segnalato alla torre di controllo di essere stati disturbati da un raggio laser, senza però che questo avesse provocato un impatto a livello operativo. Le segnalazioni sono state girate all’Enav e quindi alla Polaria. Dagli accertamenti eseguiti è emerso che i laser, di colore bianco o verde, sono stati puntati da terra e da due diverse zone, quella di Sesto Fiorentino e quella di Signa. Tra le ipotesi, quella che si tratti di bravate, magari messe in atto da autori di volta in volta diversi. Gli autori rischiano una denuncia per tentato disastro aviatorio e attentato alla sicurezza dei trasporti.
Casi in aumento del 35% Ma l’aeroporto di Firenze non è l’unico dove si sono registrati casi simili. Secondo il rapporto informativo 2014 compilato dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) i casi di puntatori laser ‘sparati’ contro gli aerei per disturbare la manovre dei piloti in fase di atterraggio sono aumentati del 35% in Italia nel 2014 rispetto al 2013. In tutto sono stati registrati 1.189 episodi in 35 aeroporti. Lo scalo più colpito è Roma Fiumicino (135 segnalazioni), seguito da Napoli (116), Firenze (103), Bologna (62), Torino (60), Venezia (59), Bergamo (48) e Milano Malpensa (44).