FIRENZE – Il Consiglio regionale nominerà tre delegati della Regione Toscana per l’elezione del Presidente della Repubblica: due espressione della maggioranza politica e uno della minoranza presente nell’assemblea.

La seduta è convocata per martedì 18 gennaio per adempiere all’art. 83 della Costituzione: “Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All’elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze”.

Il sistema di voto segreto che verrà utilizzato sarà totalmente digitale grazie al lavoro degli uffici competenti del Consiglio regionale della Toscana, che è una delle prime assemblee legislative italiane a usare questo sistema.

“I processi di digitalizzazione rivestono un ruolo fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico del territorio, abilitando un percorso di integrazione, rinnovamento, trasparenza e democratizzazione – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo – La digitalizzazione della pubblica amministrazione è quindi fondamentale per lo sviluppo e la crescita della nostra Toscana e dell’Italia. Ringrazio tutto il personale del Consiglio regionale che in queste settimane ha lavorato per raggiungere questo risultato. Una pubblica amministrazione che vuole stare al passo con i tempi deve accettare fino in fondo la sfida della digitalizzazione, che non per caso è una delle principali missioni del Pnrr”.

Il sistema messo a punto è basato infatti su una piattaforma dove sono implementate tutte le direttive del Garante per la protezione dei dati personali, al fine di rendere i dati di votazione integri autentici e segreti. Le password di accesso sono generate a ogni accesso in base ad un sistema OTP (One Time Password) che invia la password di accesso temporaneo mediante SMS sullo smartphone personale del votante. I protocolli di rete utilizzati si basano su certificati di sicurezza e protocolli sicuri e sono utilizzati per ogni comunicazione tra il dispositivo che effettua la votazione e il server che riceve e memorizza la votazione.

La piattaforma memorizza in modo separato l’evento di voto da parte del votante e la preferenza accordata. In nessun modo è possibile ricostruire l’associazione tra voto espresso e il votante neanche per i tecnici informatici. Il votante riceve sul proprio smartphone personale il certificato digitale di voto, che dimostra l’avvenuta partecipazione al voto e non contiene la preferenza accordata.