Rischia seriamente di subire un brusco stop, anzi di essere definitivamente cancellata come progetto di realizzazione, l’opera del sotto attraversamento dell’Alta velocità a Firenze, dopo le parole delle scorse ore espresse alla Camera dal Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che rispondendo ad un’interrogazione parlamentare sulla materia del deputato toscano Gabriele Toccafondi, ha chiaramente parlato di «altre soluzioni» rispetto all’attuale ide sul completamento di una delle infrastrutture principali non solo per Firenze, ma per tutto il territorio circostanze, con conseguenze in ogni zona limitrofa al centro abitato guidato da Dario Nardella.
Il Ministro Toninelli: «Opera ritenuta molto impattatante» «Il nodo Tav fiorentino è un progetto molto complesso e discusso – ha evidenziato il Ministro Toninelli – Ricordo che parliamo di una galleria, i cui lavori sono oggi fermi e che passa esattamente sotto il centro storico di Firenze, cosa che ha generato preoccupazione sulla salvaguardia architettonica e artistica di molti dei gioielli della citta’. Non a caso è giunta in tal senso, nel maggio 2014, anche una lettera dell’Unesco tenuta nascosta per oltre un anno, in cui si esprimono forti dubbi sull’opportunita’ dell’opera». Per Toninelli, inoltre, «stiamo parlando di un’opera ritenuta molto impattante ma che, secondo calcoli ampiamente diffusi, consentirebbe un risparmio di tempo sulla tratta Roma-Milano di appena 5 minuti».
Il sindaco Nardella: «E’ in gioco lo sviluppo di un pezzo intero della Toscana» Pochi istanti dopo che il Ministro per le Infrastrutture ha finito di parlare alla Camera e dal Canada arriva la risposta piccata del sindaco di Firenze. «Firenze vuole portare a termine le opere pubbliche decise da anni e attese da troppo tempo, per le quali sono stati impegnati soldi pubblici ed energie – ha evidenziato Nardella – E’ in gioco lo sviluppo di un pezzo intero della Toscana, e il futuro dei prossimi 50 anni dei fiorentini, non è più il momento della tattica politica, è il momento della serietà e dell’azione. Non si possono lasciare nell’incertezza migliaia di cittadini e lavoratori, a cominciare dalla questione dell’alta velocità, sulla quale il ministro Toninelli ha solo espresso critiche, senza avanzare alcuna proposta costruttiva e senza offrire alcun elemento di certezza». Poi Nardella usa parole durissime nei confronti di Toninelli. «Se il ministro userà le opere pubbliche di Firenze per fini esclusivamente politici che hanno come conseguenza il blocco totale della città noi ci opporremo con tutte le forze e i mezzi per difenderla da quello che consideriamo un vero e proprio attacco. Se invece Toninelli lavorerà nell’interesse generale del Paese e della città, ci troverà pronti a collaborare concretamente. In questo senso, prendo atto della disponibilità del ministro ad un confronto che mi aspetto avvenga al più presto».
Comitato no tunnel Tav: «Opere simbolo del totale fallimento delle politiche infrastrutturali del Pd» Chi esulta per le parole di scetticismo del Ministro Toninelli sulla realizzazione della Tav è il comitato contrario da sempre a quest’opera. «Nardella farnetica ancora sulle grandi opere inutili senza aver capito, o non volendo capire, che queste sono la sanzione del totale fallimento delle politiche infrastrutturali del Pd degli ultimi 30 anni in Toscana – scrive in una nota il Comitato no tunnel Tav- Vogliamo ricordare anche al nuovo ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli che una documentata analisi del progetto Tav di Firenze esiste dal 2007, fatta dall’Università di Firenze con la collaborazione di tecnici di associazioni e del Comitato fiorentino. Tutte le previsioni impattanti fatte da allora si sono puntualmente presentate, per esempio l’impatto sula falda a Campo di Marte e ai Macelli che nessuno vuol vedere e su cui si tace omertosamente. Il progetto è vecchissimo e ancora da realizzare perché pieno di errori progettuali non risolvibili – conclude il comitato -, a cominciare con lo smaltimento delle terre di scavo. Se a Firenze siamo ancora a balbettare di Tav, se il progetto di nuovo aeroporto ha 142 prescrizioni che lo rendono irrealizzabile, se le tranvie in costruzione sono le più costose e impattanti d’Europa è grazie al disastro politico e tecnico delle maggioranze che si sono avvicendate a Firenze e in Toscana».