Testimonianze, racconti e la cronaca della tragedia vista con gli occhi dell’isola. “Quella notte al Giglio. Il dramma della Concordia" (primamedia editore/Edizioni Effigi) il volume, curato dal giornalista Cristiano Pellegrini che sin dalle prime ore ha seguito dall'isola la vicenda gestendo la comunicazione per conto del Comune di Isola del Giglio, sarà presentato a Torino venerdì 11 maggio (ore 14 – Sala Avorio) all'interno del programma della XXV edizione del Salone Internazionale del libro. Alla presentazione interverrà anche il sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli. Modera la giornalista del Tg1, Valentina Bisti. Il libro contiene anche una testimonianza del maestro Uto Ughi da sempre innamorato dell'isola dell'arcipelago toscano. 

Il volume Il libro raccoglie le testimonianze e i racconti di gigliesi e di chi ha vissuto in prima persona quel tragico venerdì, dai soccorritori agli operatori, ai giornalisti. Di fronte ad una babele di uomini, donne e bambini, sbarcati improvvisamente sul molo, i gigliesi non stanno a guardare. Come Mario che sale a bordo per rimanerci fino all’alba, Valeria che apre la scuola per accogliere i naufraghi, don Lorenzo che veste i naufraghi con i paramenti sacri. E ancora Tiziana che apre il bar e si mette alla macchina del caffè, come il capo dei vigili urbani Roberto che invita il comandante Schettino a risalire sulla sua nave. O come il primo cittadino Sergio che da terra coordina i soccorsi.

La copertina Il volume pubblica in copertina la fotografia scattata nelle ore immediatamenete successive al naufragio della Concordia a Giglio porto. Un'immagine di Pietro Baffigi che per il portale Giglionews.it realizzò il primo reportage su quella dramatica notte. In primo piano c'è il faro rosso del porto e alcune persone che aiutano lo sbarco della prima scialuppa di passeggeri che arriva, mentre dietro domina la nave con le luci ancora tutte accese che permettono di distinguere sui ponti di prua passeggeri e oggetti. Una fotografia che ha fatto il giro di tutto il mondo ed è stata pubblicata sui più importanti giornali. Uno scatto che merita senz'altro un riconoscimento per la drammaticità del momento che riesce a raccontare.