Parafrasando un celebre libro si potrebbe dire:’Quel pasticciaccio brutto della giunta Nardella’. Tutto inizia sabato scorso quando al termine di un dibattito interno, con tanto di consultazioni durato un mese, si arriva alla decisione di far eleggere come nuovo presidente del Consiglio comunale a Palazzo Vecchio Andrea Ceccarelli, dopo che cinque consiglieri avevano avanzato la propria candidatura a succedere a Caterina Biti, dimissionaria visto che e’ stata eletta il 4 marzo scorso come senatrice. Solo che i quattro ‘perdenti’ di questa sfida interna alla massima poltrona del Consiglio comunale reclamano un parziale risarcimento, ed in particolare si decide di ‘promuovere’ Massimo Fratini come neo assessore della giunta Nardella, tanto che dal comune di Firenze si lascia filtrare che proprio Fratini sarà l’undicesimo elemento del mini-consiglio guidato dal sindaco del capoluogo di regione. Ma poche ore dopo si scopre che per le dimensioni di Firenze non si puo’ avere una giunta composta da undici assessori piu’ il sindaco, ma che gli assessori possono essere massimo dieci.

Nardella: «Qualunque aspetto che riguardi i tempi e le modalità sarò io a deciderle» E come rimediare a questo ‘pasticciaccio’? Nardella dà la colpa dell’annuncio errato di Fratini come elemento aggiuntivo in giunta ai suoi uffici, e nel frattempo fa sapere che un assessore attuale della giunta verra’ tagliato, per far spazio a Fratini, con una molto probabile redistribuzione delle deleghe. La figuraccia non è pero’ evitata ed anche nelle ultime ore il sindaco Nardella fa capire che ci vorrà del tempo per sapere chi sarà l’elemento che sara’ sostituito. «Qualunque aspetto che riguardi i tempi e le modalità» dell’avvicendamento in giunta «sarò io a deciderle e ve le comunicherò quando sarà presa la decisione» ha dichiarato Nardella. Tutto finito? Macchè. Eletto neo presidente del Consiglio comunale Ceccarelli, la polemica non si sopisce nel Pd fiorentino visto che la consigliera Maria Federica Giuliani che aveva fatto la bocca allo scranno maggiore a Palazzo Vecchio, dopo quello del sindaco, accusa Nardella di non aver tenuto conto della ‘quota rosa’, sostituendo Caterina Biti con un uomo, Ceccarelli appunto. «Il sindaco Nardella non venga a dirci che siamo noi quelli che non conoscono il diritto e che lanciano accuse gratuite al PD. Ci risulta che sia stato lo stesso sindaco e il partito di cui si dice fieramente a capo a Firenze a scrivere in un comunicato che insieme alla candidatura di Ceccarelli si chiamava ad un posto in giunta il vicepresidente uscente Fratini. Una scelta che pare frutto del più classico manuale Cencelli per ricomporre le tensioni dentro al gruppo bloccato da due mesi nell’individuazione del nuovo presidente dopo le dimissioni di Caterina Biti, e che porta con sé un problema: per far entrare Fratini uno dei componenti dell’attuale giunta se ne deve andare, dal momento che per legge gli assessori non possono essere più degli attuali dieci». Così i capigruppo di opposizione Cellai, Grassi, Noferi, Rossi, Torselli, Amato e Scaletti hanno commentato la discussione avvenuta in aula a Palazzo Vecchio sull’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale e l’intervento del sindaco Dario Nardella.