Vivibilità in Italia, dominano ancora i centri che possono far leva sulla qualità dei servizi e delle infrastrutture. I piccoli centri, a livello di popolazione, visto che la prima metropoli, Bologna, cede lo scettro di regina d’Italia e si attesta nel 2012 al decimo posto. Lo Speciale Qualità della vita redatto dal Sole 24 Ore, forse per l’ultima volta con 107 enti, premia Bolzano come provincia più vivibile d’Italia. Al secondo posto però arriva Siena, la prima in assoluto tra le toscane, sul podio davanti a Trento. Le altre del Granducato risultano generalmente più staccate ma nelle posizioni medio-alte con Pistoia e Massa Carrara fanalini di coda rispettivamente al cinquantaduesimo e cinquantaseiesimo posto. La ricerca (Guarda la graduatoria completa) è stata articolata in 36 indicatori, racchiusi in sei capitoli quali “Tenore di vita”, “Affari e lavoro”, “Sevizi ambiente e salute”, “Popolazione”, “Ordine pubblico” e “Tempo Libero”.
 
Medaglia d’argento a Siena La leadership senese, per quanto riguarda la Toscana, si spiega con dati costantemente medio-alti in tutti e sei capitoli con picchi che riguardano il benessere della popolazione (presenza di stranieri regolari sul territorio, pochi divorzi, calo delle nascite non così marcato rispetto ad altri territori), l’ordine pubblico e servizi relativi al tempo libero e al turismo. Non è un caso che in quest’ultimo settore, siano ancora le mete con maggiore appeal a risultare un fattore rilevante nella scalata delle graduatorie. Anche a livello nazionale. Insomma, Siena continua a spiccare per i servizi, un dato che a detta di molti poteva subire una brusca frenata dopo la crisi del governo cittadino. Sebbene la graduatoria del Sole 24 Ore parli di territori provinciali, in realtà, si scopre che la Città del Palio e tutto il suo circondario hanno ancora grande capacità di ricettività, accoglienza, creatività. Le note vicende economico-politiche che negli ultimi mesi hanno riguardato Siena non sembrano per ora aver intaccato la qualità della vita, anzi. Rispetto al 2011, Siena ha guadagnato ben sei posizioni nella classifica stilata dal Sole 24 Ore.
 
Scende Firenze In calo invece le quotazioni di Firenze, sebbene sia Livorno la provincia che ha perso maggiori posizioni rispetto al 2011. Trentesimo posto per i labronici a livello nazionale, con ben sedici passi indietro, e diciottesimo il capoluogo regionale che comunque risulta essere ancora la seconda provincia toscana, dopo Siena e prima di Arezzo. Firenze, che era settima nel 2011, si attesta quindi in diciottesima posizione, scendendo di ben undici gradini, sebbene il tenore medio della vita fiorentina si mantenga su standard nel complesso elevati.
 
Exploit toscani Arezzo risulta essere terza tra le toscane, la diciannovesima a livello nazionale, con ben nove posizioni guadagnate. I maggiori passi avanti però li fanno registrare Prato e Pisa, rispettivamente trentacinquesima e trentunesima, con 12 e 11 posizioni guadagnate. Interessante soprattutto il dato che riguarda Prato, seconda provincia toscana (e ottava a livello italiano) nel capitolo “Affari e finanza”, dopo Arezzo, che occupa anche la sesta posizione a livello nazionale. Prato inoltre fa registrare anche il maggior numero di imprenditori Under 30 dell’intero Stivale. È Lucca invece a prevalere per quanto concerne la velocità della giustizia, un merito che le permette di occupare, in ex equo con Bologna, il gradino più alto della graduatoria relativa a “Servizi salute e ambiente”. Curiosità: Massa Carrara, ultima provincia toscana nella classifica nazionale, si distingue per il miglior rapporto d’Italia tra librerie e numero di abitanti. 

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