CAMPI BISENZIO – “Con una Pec inviata alle 21.01 di sabato sera, Qf invia alla Rsu e alle organizzazioni sindacali, la richiesta di incontro per informare della volontà di avviare la procedura di licenziamento. Un passaggio formale previsto dagli accordi interni, che in realtà gli operai si aspettavano, data la scadenza della cassa integrazione alla fine dell’anno e il totale silenzio della proprietà negli ultimi mesi”.
E’ quanto afferma la Rsu dell’ex Gkn di Campi Bisenzio spiegando che “avevamo preavvertito anche il ministero che i licenziamenti potevano arrivare a giorni, se non ad ore. Il governo quindi, non poteva non sapere e questo tavolo è stato fatto sparire da marzo in poi – dichiara la Rsu -. Oggi ci troviamo davanti a più di un paradosso. Quello degli operai che lavorano a un piano di reindustrializzazione, mentre l’imprenditore e il liquidatore rimangono in silenzio, a guardare la fabbrica che nel frattempo si svuota. Quello di operai che costituiscono una coooperativa e trovano investitori istituzionali per 6 milioni, mentre il tavolo governativo è congelato.
Quello di una proprietà che non paga gli stipendi da quasi un anno e manda in ritardo le informazioni necessarie al pagamento della cassa integrazione, mentre prepara il passaggio dai licenziamenti di fatto ai licenziamenti effettivi. E infine il paradosso di operai e società civile che costruiscono nella convergenza il futuro di uno stabilimento produttivo e di 500 posti di lavoro sul territorio, mentre a una proprietà assente viene permesso di trasformare la fabbrica in uno scheletro vuoto”.